Tragedia in montagna: due alpinisti morti in Trentino e cinque in Austria

La prima sciagura sulla cresta nord ovest della Cima Presanella a 3.500 metri nelle Alpi Retiche. Nove rocciatori in cordata, poi la caduta: morti due bresciani, tre gravi in ospedale tra cui un 13enne. In Austria cinque morti

Due alpinisti bresciani sono morti e altre cinque persone sono rimaste coinvolte in un grave incidente mentre stavano scalando in cordata la cresta nord ovest della Cima Presanella, montagna di oltre 3.500 metri nelle Alpi Retiche in Trentino. Hanno età tra i 13 e i 55 anni i sette alpinisti rimasti feriti.

La dinamica e le vittime

Gli alpinisti, che erano attrezzati in modo adeguato ed erano suddivisi in tre cordate, stavano salendo, partiti dal rifugio Denza. La caduta è iniziata dalla cordata più in alta travolgendo le altre due e portando tutti a scivolare sul ghiacciaio. I due morti sono Raffaella Zanotti, 41 anni, e Luciano Bertagna, 45 anni, entrambi di Sale Marasino (Brescia), come i feriti. Ricoverato a Brescia il marito di Zanotti, 55 anni, mentre il figlio, 14 anni ancora da compiere, si trova a Trento. Entrambi risultano in gravi condizioni. L’altra vittima era un amico, così come un altro uomo di 47 anni, ricoverato a Trento. Divisa tra Trento e Bolzano è infine una seconda famiglia: il marito, 45 anni, è all’ospedale di Bolzano, mentre la moglie, 37 anni, e i due figli di 14 anni ancora da compiere e 21 anni, sono a Trento.

Tragedia anche in Austria

E sulle Alpi Salisburghesi in Austria altra tragedia. Cinque alpinisti sono morti e uno è ferito gravemente dopo essere precipitati questa mattina durante l’ascensione sulla Mannlkarscharte, nel Comune di Krimml nella zona di Zell am See. La tv Orf riferisce che finora è stato identificato solo uno degli alpinisti: un cittadino tedesco di 34 anni originario della Baviera. Il gruppo di sei, probabilmente tutti tedeschi, stava attraversando una tratto difficile. Secondo le testimonianze di un altro gruppo di alpinisti la cordata ha deciso di non proseguire a causa del gelo ma, provando a tornare indietro, un membro del gruppo è scivolato e ha trascinato gli altri, provocando una caduta di circa 200 metri. Il ferito è stato recuperato e trasportato in elicottero in ospedale.

Altro incidente sabato

Nemmeno 24 ore prima in Trentino c’era stata un’altra tragedia: un alpinista è precipitato e morto sabato a circa 3.000 metri di quota sul Vioz, sopra Peio, nel Trentino nordoccidentale. L’uomo stava percorrendo un sentiero in discesa, quando è caduto nel vuoto per una quarantina di metri e il 118, giunto sul posto in elisoccorso, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Si tratta di un trentino di 59 anni, che stava andando dal rifugio Mantova al Vioz. Il corpo dell’uomo è stato recuperato dall’elicottero mentre era ormai in corso un temporale. Corriere.it