Transizione energetica: Cdp, 5 priorità per obiettivi 2030

(ANSA) – ROMA, 30 SET – Più fonti rinnovabili.
    Elettrificazione dei consumi. Efficienza. Idrogeno,
biocombustibili e ulteriori tecnologie e vettori energetici.
    Promozione della sicurezza energetica. Sono queste le cinque
aree prioritarie di intervento, secondo le Linee Guida
Strategiche Settoriali delineate da Cassa depositi e prestiti
sulla Transizione energetica. L’obiettivo, si spiega, è “un
percorso ordinato e graduale”, verso un’economia a impatto
climatico neutro.
    In questi campi Cdp “può intervenire, secondo criteri di
addizionalità e complementarità, contribuendo a colmare i gap
di investimento” e supportando le amministrazioni pubbliche
nella gestione dei processi autorizzativi”, si legge nel
documento. Il tesso sottolinea che, l’Italia “ha centrato” i
target del pacchetto per il clima e l’energia per il 2020, ma
per raggiungimento degli obiettivi fissati al 2030 “serve un
deciso cambio di passo”.
    Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e Clima
predisposto prima dell’innalzamento dei target stimava un
fabbisogno aggiuntivo di 180 miliardi di euro di investimenti.
    In questo contesto, le linee guida strategiche rappresentano
un asse del nuovo modello di funzionamento di Cdp e il punto di
riferimento per le attività in alcuni dei campi individuati dal
Piano Strategico.
    Sul fronte della transizione energetica, gli interventi della
Cassa – di cui saranno monitorati la qualità e l’impatto –
mireranno non solo al potenziamento del parco impianti delle
fonti rinnovabili ma anche all’adeguamento della rete in ottica “intelligente” e allo sviluppo dei sistemi di accumulo. Tra le
priorità ci sono inoltre lo sviluppo di filiere industriali per
le motorizzazioni elettriche e le nuove tecnologie per il
riscaldamento e il raffrescamento e la riqualificazione del
parco immobiliare. (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte