Il gup di Palermo, Marino Petruzzella, ha assolto l’ex ministro Calogero Mannino dall’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato con la formula “per non aver commesso il fatto”.
Il gup di Palermo, Marino Petruzzella, ha assolto l’ex ministro Calogero Mannino dall’accusa di minaccia a corpo politico dello Stato con la formula “per non aver commesso il fatto”.
“La condotta di Mannino e degli altri intermediari della trattativa ha finito per contribuire a cambiare la strategia stragista di Cosa Nostra negli anni ’92-’93”. Con queste parole i pubblici ministeri avevano attribuito all’ex ministro l’input del presunto e scellerato patto con Cosa nostra.
Mannino rispondeva di minaccia a corpo politico dello Stato. A differenza degli altri imputati aveva scelto il rito abbreviato. Ecco perché è stato giudicato separatamente dai boss Totò Riina, Leoluca Bagarella, Giovanni Brusca e Antonino Cinà, dal figlio di don Vito Ciancimino, Massimo, dagli gli ufficiali dei carabinieri Mario Mori e Antonio Subranni, dal colonnello Giuseppe De Donno, dall’ex senatore Marcello Dell’Utri e dall’ex ministro degli Interni, Nicola Mancino. Livesicilia.it