Travolta e uccisa fuori dalla disco Il pirata in fuga si arrende dopo ore

Corre sui social il cordoglio di amici e parenti per la morte di Debora Menale, la 25enne parrucchiera investita e uccisa all’alba di domenica da un’auto pirata a Sant’Antimo all’esterno di una discoteca in cui aveva passato la serata col fidanzato e amici. Un cordoglio collettivo e accorato, proprio mentre il suo investitore, un 27enne di Giugliano di Napoli, si presenta, molte ore dopo, ai carabinieri e confessa di essere stato lui a travolgere la giovane, davanti agli occhi inorriditi del fidanzato. Cuori spezzati, nodo alla gola, emoticon con faccine piangenti: incredulità e commozione sul profilo Facebook della ragazza che amava la vita e che si era impegnata più volte a sostegno della campagna contro la violenza sulle donne. «Adesso stringerò io te, mo’ come faccio, me lo dici?», scrive sconsolata un’amica, mentre un’altra rilancia a una frase che aveva appena postato: «Ti stringo nei miei pensieri perché non ti ho tra le mie braccia». Debora è una giovane donna che ama divertirsi, semplice e dolce, bella, occhi da cerbiatto e capelli lunghi e avvolgenti. Ma è anche una ragazza determinata nelle sue battaglie contro i femminicidi e manifesta il suo spirito volitivo in modo ironico e sbarazzino. Cinque anni fa aveva perso la madre per un male incurabile, un dolore da cui si era appena riavuta.

È sabato sera quando la ragazza di Gricignano di Aversa decide di andare al ‘Be Your Club’, uno dei locali top della cintura a nord di Napoli e di Caserta. È una serata bellissima, cena, divertimento e ballo. Poco prima delle 5 Debora si congeda dagli amici, deve raggiungere il padre che è solo a casa. Esce col fidanzato e si avvia verso il parcheggio che fiancheggia l’Appia. Sta per salutare il ragazzo quando viene travolta da una Fiat Bravo nera arrivata come un proiettile dalla Statale poco illuminata. L’urto è tremendo, la ragazza viene sbalzata in aria e, come una bambola di pezza rotta, finisce violentemente contro una Ford grigia, ferma nel parcheggio della discoteca. Debora viene soccorsa dal fidanzato sotto choc e da alcuni clienti del ‘Be Your Club’ , mentre il pirata si dilegua. Si capisce subito che per la 25enne parrucchiera non c’è nulla da fare. Soltanto nella tarda mattinata di ieri il pirata si presenta ai carabinieri di Villaricca, accompagnato dal suo avvocato. «Sono io ad averla investita, sono scappato per paura. Tutto è avvenuto in pochi attimi», dice ai militari che già stavano sulle sue tracce grazie alle riprese di una telecamera di sorveglianza e avendo, alcuni avventori della discoteca, trascritto una parte del numero di targa.

Il 27enne viene portato in ospedale e sottoposto a esami tossicologici per accertare l’eventuale uso di droga o l’abuso di alcol, la sua auto è sequestrata. Contro di lui scatta l’accusa di omicidio stradale, aggravato dalla fuga. Grande dolore a Gricignano d’Aversa perché Debora era molto conosciuta. «È un dramma per la famiglia», dice il sindaco, Andrea Moretti, mentre esce dalla casa del padre distrutto dal dolore. Il Resto del Carlino