Emergono nuovi e inquietanti dettagli sul furto avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì scorso ai danni dell’azienda Braschi di Rovereta. Ripercorriamo brevemente quello che è avvenuto tra il 20 e il 21 novembre. At- torno alle 3 del mattino si sono verificati due furti, con buona probabilità eseguiti – tenendo conto delle modalità con cui le due effrazioni sono stati compiuti – dalla stessa “gang”. Il primo alla profumeria Jolie all’Admiral point center di Dogana, il secondo all’azienda Braschi (pellicceria) di Rovereta. Del primo furto abbiamo già parlato sabato scorso.
L’aspetto che più ha colpito è stato il fatto che in meno di 5 minuti i 4 ladri incappucciati, ripresi dalle video-camere di sorveglianza del negozio, sono riusciti a rubare un ingente quantità di profumi di marche molto costose. Ieri, invece, siamo venuti a sapere di nuovi elementi sul furto alla pellicceria Braschi. Sono infatti stati rubati tre capi di pellicceria particolarmente costosi, per un valore superiore a diecimila euro. Anche in questo caso, come per il furto alla Jolie, i ladri in pochissimo tempo – toccata e fuga – hanno compiuto il colpo. Sono infatti usciti in pochi minuti dallo stesso posto da dove erano precedentemente entrati.
La Security patrol riferisce che il furto da Braschi è stato fatto circa venti minuti dopo quello eseguito alla Jolie, ed anche per questo è evidente che i due furti sono stati compiuti dalla stessa banda. Probabilmente alcuni membri della gang avevano fatto in precedenza un sopralluogo dell’azienda perché i ladri sono entrati da una delle due finestre al primo piano (6 metri da terra), dalla quale è possibile entrare, perché le altre 10 finestre sono o bloccate o murate. La finestra dalla quale sono entrati è quella della saletta fumatori che, tra l’altro, non è sorvegliata dalla video-camera ma solo dal sistema volumetrico.
Si suppone quindi che la banda abbia fatto un precedente sopralluogo fingendosi dei clienti. Inoltre la gang per accedere al 1° piano hanno prelevato undici bancali e una scala da una ditta accanto a quella di Braschi. Infine, i cancelli del condominio Rovereta sono temporizzati e di notte vengono chiusi, mentre è possibile accedere nel piazzale dell’azienda dal cancelletto pedonale che, tramite un pulsante nascosto, è possibile aprire. Si suppone quindi che i ladri abbiano trasportato in spalla gli undici bancali passando proprio dal cancello pedonale, per poi compiere il furto. La Tribuna