• Screenshot
  • Tre ergastoli e due condanne a 24 anni per cinque tunisini responsabili dell’omicidio pluriaggravato di Kaled Maroufi, loro complice in una rapina a Rimini

    La Corte d’Assise di Bologna, presieduta dal giudice Pier Luigi Di Bari, ha emesso la sentenza per i cinque tunisini accusati dell’omicidio del connazionale 25enne Kaled Maroufi avvenuto il 12 luglio 2022 in un’area ferroviaria dismessa in periferia di Bologna. La Procura aveva richiesto l’ergastolo per tutti e cinque gli imputati.

    Attia Hamza, Iheb Jawadou e Mohamed Waz sono stati condannati all’ergastolo, mentre Hosni Nafzaoui e Azer Marzouk sono stati condannati a 24 anni di carcere, in quanto le attenuanti generiche hanno prevalso sulle aggravanti contestate. Il delitto è stato scaturito da una lite per un orologio rubato e la vittima è stata brutalmente aggredita con un bastone, un coltello, calci e pugni, subendo sfregi e mutilazioni. Maroufi era stato accusato dai suoi aguzzini di aver rubato l’orologio di lusso e cellulari che la banda aveva rapinato a Rimini pochi giorni prima. Per questo motivo è stato sequestrato e torturato per ore in un capannone abbandonato.

    Dall’analisi del telefono di Hamza è emerso un video, cancellato, che mostrava le torture inflitte alla vittima quasi agonizzante, ancora colpita e insultata. Dopo l’omicidio, i cinque imputati hanno cercato di fuggire ma sono stati rintracciati e arrestati dalla squadra Mobile. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni.