TREMONTI, ATTENTO! SILVIO TI HA MESSO NEL MIRINO MA NON PUO’ SPARARE

La strategia messa in atto dai consiglieri di amministrazione del primo gruppo assicurativo italiano, Generali Assicurazioni, per costringere il suo presidente, Cesare Geronzi, a farsi da parte, ha lasciato il premier italiano, Silvio Berlusconi, con l’amaro in bocca.

Il primo Ministro italiano è stato tenuto all’oscuro di tutto quello che si andava delineando e a quanto pare anche la figlia, Marina Berlusconi, che siede nel Cda di Mediobanca (primo azionista di Generali), ha ricevuto informazioni molto in ritardo.

Il Cavaliere è consapevole che la mossa potrebbe stravolgere gli assetti della finanza italiana. Ma potrebbe anche andare ad incidere sugli attuali equilibri politico-istituzionali. Entrambe le eventualità lo hanno molto allarmato e preoccupato.

Quindi si è verificata una situazione che il capo di governo ha accettato con indignazione e irritazione. E la questione non ha fatto che mettere nel mirino delle ire berlusconiane il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, che verrebbe visto come colui che sapeva e non ha detto, e che ha tramato nella penombra gestendo a suo piacimento il siluramento. Il ministro di Sondrio adoperandosi sottotraccia, con il solito sostegno della Lega Nord, avrebbe dato una sonora spallata all’uomo ombra di Berlusconi, Gianni Letta, che era più propenso a seguire una strada diversa sul caso Generali. Un episodio poi questo che va a sommarsi ai giochetti di cui il numero uno di Via Venti Settembre sarebbe stato il regista occulto per le nomine nelle società pubbliche. Anche queste mal digerite dai dirigenti pidiellini.

Pertanto, pare che nel Cavaliere maturi un ulteriore rancore nei confronti di Tremonti ma, sapendo che quest’ultimo gode della protezione politica dei leghisti, non può intervenire a modo suo. E’ costretto suo malgrado nel proseguire a far buon viso a cattivo gioco. E Tremonti da uomo intelligente qual è, si tiene ben coperto sotto le ali di Umberto Bossi che è il suo vero protettore politico.

Ecco dunque che il premier italiano, consapevole che la vera golden share sulla vita del governo ce l’ha in tasca Tremonti, deve trattenere i suoi istinti e attivarsi da subito per vedere di far piena luce su cosa nasconda il fatto che Cesare Geronzi sia stato costretto all’allontanamento della presidenza di Generali SpA. Ma se così fossero veramente le cose c’è da star certi che alla prima occasione propizia il Giulietto italico si potrebbe trovare fuori dalla finestra. E neppure senza tanti complimenti.

(8 aprile 2011)