TREMONTI: Gli altri governi erano pappa e ciccia con San Marino e Svizzera

Oggi “la via giusta è quella dell’economia sociale di mercato, la via giusta è quella di Pomigliano”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, parlando alla Festa nazionale della Cisl. Il responsabile del ministero di via XX Settembre ha poi aggiunto: “Questo è un Paese che fa quattro chilometri di Gazzetta Ufficiale l’anno, un chilometro quadrato di regole all’anno”. “Abbiamo una quantità impressionante e crescente di regole, che hanno l’effetto di un blocco oltre il bisogno, di una ragnatela, che fa anche paura”, ha aggiunto, sottolineando la presenza di un “labirinto di leggi”, in Italia ma anche in Europa.

E a proposito di Europa il ministro dell’Economia si è lamentato del fatto che i vari Paesi dell’Unione vadano in ordine sparso al momento di fare le leggi finanziarie dei vari Stati. “Quest’anno è l’ultimo in cui si faranno Finanziarie nazionali”, ha detto. “Le politiche economiche – ha poi aggiunto Tremonti – si faranno nello stesso tempo dell’anno, nello stesso modo tutti insieme. Non ci sarà più un Paese che fa le sue scelte diverse dagli altri”.

A proposito della manovra approvata dal governo Tremonti è sicuro: “Abbiamo fatto un decreto di grande impegno e coraggio. Un decreto utile di grande rilievo e importanza, ispirato anche al discorso che abbiamo fatto con il sindacato”. “Abbiamo cercato di disegnare la manovra – ha aggiunto – nel modo socialmente meno incisivo, meno negativo possibile. E’ una manovra complessa, tuttavia abbiamo lasciato fuori la sanità e molte altre voci sociali”. Il ministro dell’Economia ha inoltre sostenuto che “mai un governo ha fatto un decreto come questo, altri erano pappa e ciccia con la Svizzera o con San Marino; altri invece facevano le grida e non i fatti. Noi abbiamo fatto un decreto di grande impegno e coraggio”.

Tremonti ha poi punzecchiato il segretario della Cgil Epifani. Quando il sindacalista è entrato in sala Tremonti ha detto: “Pensavo di parlare ad uomini forti e liberi”. “liberi e forti non basta. Liberi e forti, ma anche giusti”, gli ha risposto il leader del sindacato. Poi Epifani nel suo intervento ha avvertito: “Il rischio che la manovra sia annacquata c’è, nel senso ad esempio che i soldi che il governo prevede rientreranno dalla lotta all’evasione fiscale sono tanti, 8 o 9 miliardi, e se non saranno così tanti, ci sarà bisogno di un’altra manovra. Quindi è presumibile che il problema ci si riproporrà più avanti e per questo, alla fine, è una manovra che non mette al riparo i nostri conti”.