Tremonti nel Giugno 2008: ”Sarà più difficile, per i cittadini italiani, sostenere di non dover pagare le tasse in Italia perché residenti in un Paese straniero che applica un regime fiscale più vantaggioso. Chi decide di risiedere in un paradiso fiscale mantenendo la cittadinanza italiana”, ha detto Tremonti, ”dovrà ritenersi in tutto e per tutto, “cittadino italiano”, anche per gli obblighi verso il fisco, fino a prova contraria”. In pratica si irrigidirà la presunzione, con una inversione dell’onere della prova, che gli italiani residenti nei paradisi fiscali siano “fiscalmente italiani”.
Poi al meeting del 2009 dove ha incontrato i ns. ministri degli Esteri e delle Finanze: ”Gli 8mila italiani a vario titolo residenti a San Marino: soggiorni, residenze, ”se non e’ zuppa e’ pan bagnato – ha detto Tremonti – Abbiamo l’impressione che c’e’ chi non paga le tasse ne qui ne la’: se non le paga da loro la cosa ci lascia freddi, se non lo fa da noi qualcosa si deve fare”.
Sembra che il tema delle residenze fittizie, vedendo anche i ns. ultimi articoli, sia ritornato di grande attualità! Chi glielo dice a Tremonti che effettivamente le cose stavano proprio così? Chi glielo dice a Tremonti che l’impegno di San Marino a debellare le residenze fittizie, vedendo gli esigui risultati, è scarso? E’ vero che con l’ultimo censimento la situazione è molto più chiara e che sono in procinto diverse revoche di residenze…ma è abbastanza per rispondere alle richieste del Ministro delle Finanze italiano?
Ritorneremo su questo argomento con dei succosi aggiornamenti. A presto
Giornale.ms