Treni fermi in tutta Italia: sciopero nazionale scuote la mobilità ferroviaria e crea disagi anche ai “viaggiatori” sammarinesi

Giornata ad alta tensione per i viaggiatori italiani: dalle 9 alle 17, gran parte del trasporto ferroviario si è arrestato per uno sciopero nazionale indetto dai principali sindacati del settore. Una mobilitazione che mette al centro la richiesta urgente di rinnovo dei contratti – sia nazionale che aziendale – scaduti ormai da mesi, ma che solleva anche interrogativi più ampi sulla tenuta del sistema trasporti.

A incrociare le braccia è stato il personale del Gruppo FS, inclusi Trenitalia, RFI e le società controllate. Escluso dallo sciopero il personale di Italo. Lo sciopero, spiegano le sigle Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast-Confsal e Orsa, è solo una tappa di un confronto sindacale che rischia di infiammarsi ulteriormente. A Napoli, dalle 10 alle 14, si è tenuto anche un sit-in simbolico davanti alla stazione centrale.

I disagi non si sono fatti attendere: Frecce, Intercity e treni regionali hanno subito cancellazioni parziali e totali in tutta la penisola. FS ha invitato i viaggiatori a consultare i propri canali ufficiali prima di mettersi in viaggio.

La protesta, spiegano i sindacati, nasce dalla mancanza di risposte concrete sul fronte economico, normativo e del welfare: “Parliamo di circa 100mila lavoratori coinvolti, e chiediamo misure serie anche contro le aggressioni in aumento nei confronti del personale ferroviario”, hanno dichiarato i rappresentanti di Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti al termine di un incontro al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Sulla questione è intervenuto anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini, che da Milano ha lanciato un appello alla responsabilità: «Il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma serve equilibrio. Non possiamo permetterci un maggio con un blocco al giorno». E ha ribadito l’impegno del governo sul tema della sicurezza: «Stiamo rafforzando le misure, portando più agenti nelle stazioni, bodycam per il personale e strumenti di difesa come i taser».

Intanto, mentre il comparto ferroviario si ferma per otto ore, è stato revocato lo sciopero di quattro ore nel trasporto aereo previsto per il 9 maggio dalla sigla Cub, su richiesta dell’Autorità di garanzia. Lo sciopero Usb è invece rinviato al 17 maggio.

Ma questo è solo l’inizio. Maggio si preannuncia un mese difficile per chi viaggia: sono infatti oltre trenta le mobilitazioni già programmate nei trasporti pubblici, tra ambito locale e nazionale.