TRENINO E MOVIDE AGITANO LE ACQUE … di Paolo Forcellini

Dopo la guerra del trenino, adesso si è scoppiata quella della movida.
Domani chissà ne inizierà un’altra? Un destino infame che ci perseguita penalizzando in questo ultimo periodo il settore del turismo quando invece avrebbe bisogno di tranquillità condivisione e collaborazione fra cittadini e operatori per poter sperare in una sua inderogabile ripresa.
Invece commercianti uno contro l’altro che non trovano un accordo sulle fermate del trenino biancazzurro , residenti contro operatori della ristorazione per i decibel che emettono, fra una rustida e l’altra, durante le serate della così detta movida e quelli dei vari concerti, opposizioni contro la segreteria per la scelta delle discoteche a discapito di quella culturale effettuata dal piano turistico (qualsiasi fosse non sarebbe comunque andata bene ).
Insomma una eterna lotta che alla fine non fa altro che danneggiare il turismo che a differenza dei soliti disfattisti sembra stia dando lentamente segnali di ripresa dopo che causa Covid-19 é stato costretto a stare in “terapia intensiva” per più di un anno, creando non pochi problemi economici che hanno messo in crisi tutto il comparto!
La cura, al di là delle ragioni e delle proprie convinzioni politiche, che sono sempre quelle che incrinano i rapporti fra cittadini, è una ed una sola: trovare una linea comune, condivisa da ogni categoria con le istituzioni, e un accordo che possa mettere finalmente tutti in pace, altrimenti il nostro turismo, fino a diversi anni fa in ottima salute cadrà di nuovo in “terapia intensiva” con il rischio questa volta di non farcela più.
Paolo Forcellini