Tribuna fa marcia indietro, ma questo non giustifica aver pubblicato un articolo diffamatorio senza conferme

Tribuna stavolta l’ha combinata grossa, pubblicando un articolo zeppo di affermazioni che poi non hanno trovato riscontro negli organi competenti, qual’è il caso del politico – si capiva benissimo che si voleva parlare di Morri – trovato dalla polizia italiana ubriaco e drogato alla guida della sua autovettura. Poi rivelatosi una delle diverse bufale che Tribuna in questi anni ci ha abituato; ricordo ancora quella della Finanza che doveva di li a poco lavorare con i ns. magistrati, notizia pubblicata da Tribuna-Morganti e sbertucciata dal ns. giornale on line.

Non c’è scusante che tenga. La professione del giornalista deve essere fatta con rigorosa scrupolosità e soprattutto deve essere accertata la verità; i sentito dire non contano nulla, perchè molte volte sono una bufala come questa.

Ecco l’articolo di Tribuna di quest’oggi firmato RE (Redazione Economica ??? – che c’entra l’economia?) ma in realtà è Morganti.

‘(Le molteplici fonti che lo affermano potrebbero essersi autoalimentate e aver infarcito la teoria: occorre impedire che questa gravi come sospetto su qualcuno in particolare)

Quando una voce diventa molto di più di una semplice ipotesi, ma fonti diverse la fanno propria rilanciandola con dovizia di particolari, in breve tempo essa assume la dimensione della notizia. Se poi la cosa riguarda personaggi pubblici magari del mondo della politica, il moltiplicatore impazza e tutto diventa di dominio comune. Non c’è televisione, giornale o sito internet altrettanto capace di comunicare a tutti le ipotesi sui fatti. Questo è sicuramente accaduto in relazione al politico sammariese che sarebbe stato fermato da una pattuglia della polizia stradale in stato psicofisico alterato dall’ingestione di bevande alcoliche. Molto prima che venisse pubblicata, l’ipotesi per quindici giorni ha fatto il giro di tutti gli ambienti pubblici e privati diventando di dominio comune e ingigantendosi ora dopo ora, passaggio dopo passaggio, riempiendosi di dettagli. Gli anticorpi del controllo sociale sono in questo micidiali e agiscono quando il virus ha infettato l’organismo, ma a volte gli anticorpi si muovono anche se ciò potrebbe solo avvenire. L’unico modo per fermare la reazione a catena è quello di parlarne. Così dal momento in cui questo giornale ha pubblicato, in modo assolutamente ipotetico e generico e senza puntare il dito verso nessuno, una notizia che era divenuta ormai di dominio comune, si è innescato il percorso inverso teso a ridimensionare una voce che era già sconfinata in altri e più ‘micidiali’ dettagli. Questi sono stati scandagliati uno ad uno e da quanto almeno fino ad ora emerge, da nessun soggetto che avrebbe potuto produrre documenti tesi a confermare l’ipotesi, è giunta prova dei fatti. Per questo motivo c’è da augurarsi che questo lavoro possa bloccare l’escalation che continua a manifestarsi tramite il ‘media’ più efficace in assoluto, il ‘passa parola’e a poco a poco ridimensionare la teoria, sopratutto impedire che questa gravi, anche solo come sospetto, nei confronti di qualcuno in particolare. Allo stato attuale dei fatti possiamo dire quindi che, nonostante molteplici fonti lo confermino, tali fonti potrebbero essersi autoalimentate attraverso i meccanismi sopra descritti e che al momento si esclude la presenza di documenti oggettivi che confermino l’ipotesi che un membro di governo sia stato fermato in Italia mentre guidava in stato di ebbrezza. La medesima considerazione la stampa sammarinese l’ha pubblicata mercoledì scorso in relazione all’ipotetico caso del rapimento del figlio di un professionista e del relativo pagamento del riscatto. Anche quella notizia non è stata confermata dagli organi ufficiali. (R.E.)”

In questo articolo si vede tutta la maestria del Morganti di arrapicarsi sugli specchi. Non è giustificato, mi spiace.

Quanto scritto dallo stesso non da certo l’autorizzazione a pubblicare una notizia non confermata da prove quindi FALSA, sia per il caso del rapimento del professionista (dove diversi cittadini stanno raccogliendo le firme per fare un esposto all’albo dei giornalisti) sia per questo articolo.

La politica dovrà predisporre apposita legge sul giornalismo per evitare che in futuro succedano questi incresciosi episodi.