Il Tribunale monocratico di Roma ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Adriano Panzironi, noto come il “guru delle diete”, riconoscendolo colpevole di esercizio abusivo della professione medica. La pena stabilita è di due anni e otto mesi di reclusione, mentre al fratello di Panzironi, Roberto, è stata inflitta una condanna a un anno e quattro mesi, con l’accusa di concorso nel reato.
L’inchiesta ha evidenziato come Panzironi abbia fornito indicazioni nutrizionali e consigli dietetici a un vasto pubblico attraverso una trasmissione televisiva, senza possedere le qualifiche professionali necessarie. Le autorità hanno sottolineato che l’imprenditore avrebbe somministrato, anche tramite contatti telefonici e social media, indicazioni personalizzate su diete e programmi alimentari, invitando all’assunzione di integratori alimentari da lui stesso commercializzati online, alcuni dei quali considerati potenzialmente dannosi senza il controllo di un medico.
Il procedimento ha visto la costituzione di parti civili rappresentate dagli ordini provinciali dei medici di Roma, Venezia, Napoli e Milano, oltre all’ordine dei giornalisti del Lazio, che hanno sostenuto la richiesta di risarcimento.
La sentenza si inserisce in un quadro di indagini volte a contrastare le pratiche di chi esercita la professione medica senza le dovute qualifiche, soprattutto in ambito di nutrizione e benessere.