Aveva movimentato assegni, falsificandone la firma, sul conto del fratello – forse a quel tempo Giacobbi era indagato poi prosciolto per l’elemento psicologico in Italia per USURA – aperto presso l’istituto Bancario Sammarinese, per importi che andavano da un minimo di 80 euro ad un massimo di 34.000 in accredito e da un minimo di 32 euro ad un massimo di 9.000 in prelievo. I fatti risalgono tra l’inizio del 2009 e la fine del 2010.
l giudice Gilberto Felici, ha emesso sentenza di condanna a 8 mesi di prigionia, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, e al pagamento di una multa di 1000 euro