Condanna di primo grado ad un anno e sei mesi, dal Tribunale Unico di San Marino, imprenditore trentaseienne di origine pugliese, Claudio Adolfo Castore di Carbonara in provincia di Bari, per il reato di amministrazione infedele. L’uomo, che non si è presentato in aula, è stato processato perché: in base all’ipotesi di accusa , in qualità di procuratore speciale della finanziaria sammarinese FinGestioni sa, ne aveva azzerato il conto corrente facendo sparire 1,545 milioni con una serie di anticipazioni di credito e finanziamenti a due società, la Matrix e la Immobilia srl sempre amministrate dal pugliese, Castore , sempre per l’accusa, era riuscito ad azzerare completamente i fondi della finanziaria compreso il capitale sociale versato, a danno degli altri soci. Irregolarità emerse nel dicembre del 2005 a seguito di un controllo dell’organo di vigilanza di Banca Centrale di San Marino che aveva in seguito posto in liquidazione la finanziaria. Oggi, per l’ amministrazione infedele e la relativa attività distrattiva di fondi, il procurato del Fisco Roberto Cesarini, che nel sistema giudiziario sammarinese rappresenta la pubblica accusa, ha chiesto una pena di due anni di reclusione. Il giudice di primo grado, Alberto Buriani, ha accolto in parte la richiesta e condannato l’imprenditore ad un anno e sei mesi, pena sospesa.
