La donna serba, Slavica Kostic, era scomparsa il 26 aprile. L’ex marito, fermato, ha confessato. Il cadavere è stato ritrovato sull’altopiano carsico grazie al «Luminol»
Un mese e mezzo di ricerche e ora la tragica verità: la trentasettenne serba scomparsa a Trieste il 26 aprile, Slavica Kostic, scorso è stata ritrovata senza vita sull’altopiano carsico al confine con la Slovenia. La Polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo, ha fermato l’ex marito.
Il fermo
Gli uomini della Squadra Mobile di Trieste hanno eseguito il provvedimento di fermo disposto dal Pm titolare delle indagini dopo aver reperito numerosi indizi di colpevolezza che hanno consentito di fare luce sui fatti. L’uomo ha confessato.
Le indagini
Nel corso delle indagini è stato di fondamentale importanza il supporto della Polizia Scientifica di Padova che si è avvalsa del «Luminol», per la ricerca di tracce biologiche. Particolarmente proficua nel corso delle indagini è stata la cooperazione tra Polizia italiana e Polizia slovena che ha consentito di delineare compiutamente il quadro dei fatti.
Badante
Slavica era venuta in Italia per qualche settimana a fare la badante di un’anziana coppia di triestini. L’allarme era scattato dopo la segnalazione di sua figlia che si era preoccupata perché non riusciva più a sentirla al telefono. La ragazza, Nevena Manojlovic, studente diciasettenne, aveva chiamato i parenti in Italia Nevena Manojlovic dalla zona di Pozarevac, dove studia, aveva lanciato l’allarme ai parenti in Italia.
Corriere.it