TripAdvisor incorona Riccione. Hotel premiato dai mi piace’ in rete «Il Belvedere migliore struttura d’Italia». E sono subito polemiche

hotel-belvedereMARINA Pasquini, come ha fatto a battere i migliori hotel di mezza Europa? «TripAdvisor premia il servizio dato al cliente. Sono consapevole che a Riccione non abbiamo paseaggi spettacolari come a Porto Cervo, ma ci dedichiamo al cliente creando un rapporto personale. La vacanza è sentimento, solo così si crea un legame vero». In che modo? «Il mio albergo ha 45 camere. Curo in maniera maniacale i dettagli e mi dedico 18 ore al giorno ai miei ospiti». Non è l’unica albergatrice a farlo, ma da anni è ai primi posti della classifica. «Ci possiamo permettere di avere una clientela selezionata, senza l’assillo di dovere riempire le camere per forza. Così anche le recensioni ne risentono in positivo». Ha mai chiesto agli ospiti recensioni positive? «Instauriamo un rapporto personale, ed è quello che ci premia». Metterebbe la mano sul fuoco su tutte le recensioni? «Ne capitano anche di negative. In dicembre ne ho scoperta una finta». Come l’ha capito? «Si riferiva a un periodo nel quale non avevamo ospiti italiani». L’ha denunciata? «Ho scritto sulla mia pagina Facebook quanto la cosa mi facesse stare male. Amici e clienti hanno cominciato a mettere su TripAdvisor le loro recensioni, ovviamente positive. Questo ci ha dato la spinta in più per arrivare primi». Sembra una strategia. Quanto aiutano i social network? «Sono importanti per mantenere contatti e rapporti». L’Antitrust ha multato TripAdvisor per recensioni poco trasparenti. Questo non mette in discussione anche le classifiche? «E’ uno strumento da prendere con le molle, ma questo deriva anche da un modo di fare italiano. All’estero c’è maggiore serietà nel recensire. Personalmente non ne ho risentito perché i miei clienti stranieri non hanno prestato attenzione alla cosa. E se devo dirla tutta, i dubbi coinvolgono tutti gli alberghi. Perciò se noi romagnoli siamo ai primi posti significa che siamo tra i più bravi d’Italia». Il Resto del Carlino