Il caso della Golf che in piena notte si è dileguata dopo aver danneggiato una vetrina in Contrada Santa Croce ha riportato in auge un problema già emerso inpassato: l’eccessiva presenza delle automobili tra le vie del centro storico di Città.
In particolare è il coordinatore dell’Unione per la Repubblica, Nicola Selva, a sottolineare l’esigenza di trovare una soluzione al problema.
“Condivido l’appello che ha fatto la vostra lettrice – dichiara il consigliere – affinché si metta un freno alla vicenda.
A suo tempo avevo sollevato il problema presentando una interpellanza in cui avevo chiesto provvedimenti. Condivido la necessità di evidenziare divieti e inserire sistemi moderni di regolamentazione traffico”.
In effetti Selva nel dicembre del 2015 aveva presentato una apposita interpellanza alla segreteria di Stato per gli Affari Interni.
“L’obbiettivo di questa iniziativa istituzionale – scriveva – è sensibilizzare una situazione di lento degrado che sta caratterizzando il
centro della nostra capitale.
Il centro storico di San Marino è dal 2008 iscritto nella prestigiosa lista dei siti UNESCO Patrimonio dell’Umanità. Questo riconoscimento riconosce il modello urbano storico, i suoi
spazi urbani e i suoi numerosi monumenti pubblici, valorizzati anche da recenti lavori di ristrutturazione urbana. In tutto questo c’è un aspetto stonato in costante aumento negli ultimi anni.
È il fenomeno del traffico automobilistico all’interno del centro storico, un via vai costante durante ogni ora del giorno e della notte, con soste nelle zone più disparate sia in orari notturni che diurni – festivi compresi.
Una babele di automezzi, auto, furgoni, moto, camioncini, targhe, popola ormai con costanza il centro storico in barba alle disposizioni di traffico limitato che dovrebbero sovraintendere l’accesso a una delle zone di maggior pregio del Paese.
In realtà storiche prestigiose come il centro storico della Repubblica di San Marino l’accesso non solo sarebbe vietato, ma concesso con forti limitazioni e in alcuni casi concesso a veicoli elettrici o con classi di emissioni molto limitate.
Il degrado è evidente, così lo spettacolo di mezzi con targa anche estera che sfrecciano in pieno centro storico in mezzo ai turisti in assoluta tranquillità”.
Pertanto per avere chiaro quanto sta accadendo il Consigliere Nicola Selva aveva chiesto al Governo: “in base a quale atto amministrativo è permesso l’accesso nel centro storico di
San Marino;
In quali orari e modalità; Quanti sono i permessi per l’accesso rilasciati nel 2015 nelle varie tipologie; Se il rilascio dei permessi ha un costo per il richiedente; Quante sanzioni amministrative sono state elevate per accesso / divieto di sosta nel centro storico di San Marino negli anni 2014, 2015; In quali orari le forze dell’ordine presidiano gli accessi
al centro storico; Quali sono le aree adibite a sosta nel centro storico di San Marino e con quali permessi si può accedere”.
Domande a cui ha risposto oralmente il segretario Venturini nel Consiglio di febbraio di quest’anno.
Selva inoltre aveva chiesto di sapere quali orientamenti intende portare avanti il Congresso di Stato in termini di provvedimenti per limitare l’accesso al centro storico e tutelare gli spazi urbani e monumenti pubblici iscritti al patrimonio mondiale dell’umanità, anche incentivando mezzi di trasporto alternativi.
“Sono passati mesi – rincara la dose Selva – e in diversi tratti la pavimentazione in pietra è stata rovinata a forza di fare avanti indietro. Senza contare che in certe sere il Pianello si trasforma inesorabilmente in un parcheggio,anche di auto straniere”.
La Tribuna