Si è risolta in tragedia la scomparsa al Cairo del ricercatore friulano Giulio Regeni: in un fosso della periferia della capitale egiziana è stato rinvenuto un corpo che è ormai certo sia del giovane ucciso in circostanze tutte da chiarire. E, secondo quanto scrive il sito del quotidiano Al Watan, sul cadavere del giovane italiano vi sarebbero dei “segni di tortura”. Il giornale egiziano riporta la notizia, riferita ad un fatto avvenuto mercoledì, del ritrovamento – oggi – del “corpo di un giovane uomo di 30 anni, totalmente nudo nella parte inferiore, con tracce di tortura e ferite su tutto il corpo”, nella zona di Hazem Hassan della Città del 6 Ottobre. Proprio quell’estrema periferia della capitale egiziana dove, secondo un’altra fonte, è stato rinvenuto il corpo di Regeni.
“Il Governo italiano ha appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale” al Cairo, ha annunciato la Farnesina. E, nonostante in serata si fosse ancora in “attesa di conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane”, il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha espresso “il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari” che erano giunti al Cairo per seguire le ricerche del giovane friulano scomparso il 25 gennaio. (…) La Repubblica