Nella maxi truffa degli yacht, scoperta la scorsa settimana grazie alla denuncia di un armatore, vi sarebbe coinvolta anche una società di intermediazione con sede a San Marino e riconducibile a Giulio Lolli, principale indagato dalla Procura di Rimini e presidente della Rimini yacht.
Aumentano intanto ogni giorno le denunce sul tavolo del sostituto procuratore Davide Ercolani. Truffate anche alcune ?nanziarie sammarinesi – almeno cinque – difese dagli avvocati Moreno Maresi e Alessandro Petrillo. Lolli arrivava a immatricolare gli stessi yacht milionari anche tre volte, usando diversi registri navali italiani o anche quello sammarinese. Così facendo, riusciva ad ottenere diversi contratti di leasing: il primo serviva a pagare la barca di lusso, gli altri a guadagnarci illecitamente. Quando poi, le rate del secondo leasing si facevano più importanti, la barca veniva fatta sparire. E ci si guadagnava due volte, incassando il risarcimento dell’assicurazione.