Truffe telefoniche a Riccione: sfruttano l’incidente mortale della 55enne investita per raggirare anziani

A Riccione, nelle ore successive alla tragedia in cui la signora Antonia Conti, 55 anni, è stata investita e uccisa da un’auto, si sono moltiplicate le truffe telefoniche ai danni di persone anziane. I malfattori, approfittando della situazione di emergenza, si presentano come rappresentanti delle forze dell’ordine, in particolare dei carabinieri, e riferiscono che un familiare è coinvolto in un’indagine o trattenuto in caserma. Chiedono quindi denaro per l’assistenza o per far tornare il parente a casa.

Le vittime ricevono chiamate che cercano di creare urgenza, spingendole a consegnare denaro o a far entrare sconosciuti in casa. È importante sottolineare che le forze dell’ordine non richiedono mai pagamenti o denaro in queste circostanze. Gli esperti consigliano di non aprire la porta a persone sconosciute, di verificare sempre l’identità di chi si presenta come rappresentante delle forze dell’ordine e di segnalare immediatamente eventuali tentativi di truffa alle autorità competenti.

Questa ondata di truffe si inserisce nel quadro delle frodi che spesso emergono in momenti di crisi o di eventi drammatici, sfruttando la vulnerabilità delle persone più anziane.