Tumori: arriva “biopsia liquida” dalla saliva. Il nuovo test “americano” costa meno di 20 euro e da? risultati in 10 minuti. …. di David Oddone

David Oddone“Al momento la diagnosi piu? veloce per il tumore al polmone resta la tac spirale”.

Potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce dei tumori il nuovo test non invasivo, che da una singola goccia di saliva consente di avere un risultato nel giro di 10 minuti e costa poco meno di 20 euro: e? la cosiddetta biopsia liquida, che consente di rilevare i frammenti del Dna tumorale. A presentare i dettagli di questo nuovo esame e? stato David Wong dell’universita? della California di Los Angeles, nel corso convegno dell’Associazione americana per l’avanzamento delle scienze (Aaas).

Attualmente sono allo studio e in sperimentazione  altre biopsie liquide che rilevano il cancro dal sangue. ‘’Se la ‘firma del tumore’ e? in circolazione nel sangue o la saliva di una persona – spiega Wong – questo test la rileva. Serve solo una goccia di saliva e possiamo avere i risultati in circa 10 minuti’’. L’esame e? affidabile al 100%, assicura Wong, e puo? essere fatto nello studio del medico, in farmacia o a casa.

Finora il test della saliva si e? mostrato accurato sul tumore ai polmoni. Secondo Wong l’approvazione da parte della Food and drug administration (l’agenzia Usa che regola i farmaci) dovrebbe arrivare entro un paio d’anni, ed essere disponibile nel Regno Unito in 4 anni. La biopsia liquida della saliva potrebbe essere la chiave per la diagnosi precoce di alcuni tumori, come quello del pancreas, per cui attualmente non ci sono screening precoci efficaci. ‘’Piu? avanti – conclude Wong – potrebbe essere possibile avere un test in grado di rilevare contemporaneamente piu? tipi di tumore’’.

Per capire qualche cosa in piu? su questa rivoluzionario studio abbiamo contattato la dottoressa Elena Mularoni, primario di Oncologia presso l’ospedale di Stato. Riusciremo davvero a diagnosticare un tumore in 10 minuti? “Mi pare un po’ prematuro, al momento la diagnosi piu? veloce per diagnosticare il tumore al polmone presso il nostro ospedale resta la tac spirale. Certamente come medico seguo con attenzione questo studio e mi auguro possa trovare al piu? presto riscontro concreto, anche se oggettivamente potrebbe volerci parecchio tempo”. Intanto il team italiano del San Raffaele di Milano ha messo a punto un nuovo studio: si tratta di produrre “cellule killer T geneticamente elaborate”: una sorta di arma artificialmente prodotta dal sistema immunitario , in grado di “convivere con qualsiasi cancro nel sistema sanguigno” e contra- starlo. “Quello dell’oncologia e? un ambito in cui fortunatamente si investe molto e dove arrivano continuamente innovazioni” commenta ancora la dottoressa Mularoni.

Un ambito, diciamo noi, dove non si  puo? e non si deve tagliare, nonostante il costo ingente delle nuova cure. “Una scatola di un nuovo farmaco per curare il tumore alla prostata costa 5 mila euro, ma i prezzi non li faccio io” spiega ancora il primario sammarinese. Ma e? possibile “tagliare” o risparmiare sulle pelle dei malati? La risposta non puo? essere che negativa.

David Oddone, La Tribuna