Turchia, Erdogan in testa ma il vantaggio si riduce con la conta dei voti

Il vantaggio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan alle elezioni in Turchia si sta progressivamente riducendo man mano che vengono scrutinate le schede ma, con oltre il 40% dei voti contati, il leader turco resta comunque in testa con il 52,70% delle preferenze mentre lo sfidante Kemal Kilicdaroglu avanza ottenendo il 41,39% dei voti. Lo fa sapere la tv di Stato turca Trt. Il candidato delle opposizioni Kilicdaroglu vince in gran parte delle province del sudest a maggioranza curda del Paese. Per essere eletti al primo turno serve il 50%+1 dei voti.

Dati di affluenza: L’88,44% degli aventi diritto ha votato alle elezioni per il rinnovo della presidenza della Repubblica in Turchia mentre per le elezioni parlamentari l’affluenza è arrivata all’85,14%. Lo rende noto la tv di Stato turca Trt.

L’alleanza di cui fa parte il partito Akp del presidente turco è in vantaggio anche nelle elezioni parlamentari con il 67,89% dei consensi (435 deputati), mentre la coalizione di opposizione ottiene finora il 21,78% (146 deputati) con il 3,25% delle schede scrutinate. 

“Mi auguro che dopo la conta dei voti ci siano benefici per la democrazia turca”, ha affermato Erdogan dopo avere votato nel distretto di Uskudar, sulla sponda anatolica di Istanbul. “Dalla mattina, il processo elettorale è andato avanti senza incidenti o problemi”, ha aggiunto il leader turco.

“Abbiamo tutti perso la democrazia”, ha detto al momento del voto Kemal Kilicdaroglu, il principale rivale del presidente turco secondo il quale  “A tutti noi è mancata la democrazia. Ci è mancato stare insieme, ci è mancato abbracciarci. Vedrete, la primavera tornerà in questo Paese se Dio vorrà e durerà per sempre”.

Compreso il numero dei residenti all’estero, gli aventi diritto erano in tutto oltre 64.1 milioni di persone. I giovani maggiorenni che avevano diritto di voto per la prima volta nella loro vita sono 4.904.672. 

I membri dell’assemblea parlamentare, composta da 600 deputati, sono scelti attraverso un sistema proporzionale in cui gli aventi diritto votano per un partito, non per un candidato, e per entrare in parlamento una formazione politica deve superare la soglia del 7% delle preferenze o fare parte di un’alleanza che la supera. A queste elezioni sarà possibile scegliere tra 36 partiti diversi. Per diventare presidente, un candidato deve invece superare la soglia del 50% dei consensi altrimenti ci sarà un secondo turno, eventualmente in programma il 28 maggio.

Renew Europe, ‘elezioni siano libere ed eque’  “Il gruppo Renew Europe del Parlamento europeo invita le autorità di Ankara a garantire elezioni libere ed eque oggi, poiché la possibilità per ogni cittadino di esprimere il proprio voto è il fondamento di ogni democrazia”. E’ quanto dichiara il gruppo dei liberali europei nel giorno delle elezioni in Turchia. ” l nostro gruppo politico si rammarica che il Parlamento europeo non sia stato invitato dalle autorità turche a inviare alcun osservatore”, spiega ancora Renew. “La Turchia sta affrontando elezioni storiche. Colpito da un terremoto devastante, il popolo turco può contare sulla nostra costante solidarietà europea. Allo stesso tempo, sia l’Ue che la Turchia stanno affrontando sfide importanti come la guerra russa in Ucraina e la migrazione. Sono convinto che insieme possiamo ottenere un cambiamento positivo, ma dobbiamo lavorarci su”, ha sottolineato l’eurodeputato Malik Azmani, relatore ombra sulla Turchia.
   


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