Turchia: gli avvocati di Bologna ricordano Ebru Timtik

(ANSA) – BOLOGNA, 28 SET – Bologna ha ricordato Ebru Timtik,
avvocatessa turca morta nel suo Paese dopo 238 giorni di
sciopero della fame, a un mese dalla scomparsa. In piazza dei
tribunali i consiglieri dell’ordine degli avvocati, i componenti
del comitato pari opportunità e i componenti delle commissioni
internazionale e diritti umani, si sono ritrovati in toga a
un’iniziativa a cui ha partecipato anche il presidente del
tribunale di Bologna, Francesco Caruso.
    “Molte vicende sono occorse durante questo mese dalla morte
di Ebru: il collega Aytac Unsal – ha detto la presidente
dell’ordine bolognese, Elisabetta D’Errico – è stato liberato
temporaneamente e si sta riprendendo, e questa è l’unica cosa
che ci rinfranca perché purtroppo le altre informazioni che ci
giungono dalla Turchia sono tutte negative. La condanna in via
definitiva di Aytac e di tutti gli altri colleghi
dell’associazione degli avvocati progressisti con
lui coimputati, le indagini nei confronti dei colleghi che hanno
esposto lo striscione per commemorare Ebru al balcone
dell’Ordine degli Avvocati di Istanbul, l’arresto nella notte
dell’11 settembre di 47 colleghi ad Ankara, illegalmente
prelevati dalle loro case”.
    D’Errico ha anche colto l’occasione “per ribadire con forza
la richiesta di liberazione della collega iraniana Nasrin
Sotoudeh, detenuta dal dicembre 2018 e condannata alla pena di
38 anni di reclusione e 148 frustate per essersi opposta al
regime iraniano assumendo la difesa delle donne apparse in
pubblico senza velo”. E allo Stato egiziano “di liberare lo
studente Patrick Zaki, privato della libertà al rientro in
patria per un periodo di vacanza”. (ANSA).
   


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