Rimini, 8 ago. “La contraffazione nel settore agroalimentare è un fenomeno diffuso che colpisce duramente anche i prodotti DOP e IGP dell’Emilia Romagna con un impatto negativo sul turismo, in particolare quello enogastronomico che è una componente chiave del settore turistico italiano con vantaggiose ricadute sulle comunità locali. Di qui, l’importanza di contrastare le attività illecite nel settore agricolo e agroalimentare comprese quelle connesse a forme di criminalità organizzata. Azioni di contrasto garantite oggi non solo dalle Forze dell’Ordine e della Magistratura ma anche dagli stessi Consorzi di tutela”. Lo ha affermato il parlamentare Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’, intervenendo ieri pomeriggio, mercoledì 7 agosto, a Rimini all’incontro sul tema “Le infiltrazioni mafiose nel turismo dell’Emilia-Romagna” – Goletta Verde 2024. “I prodotti contraffatti – ha affermato Morrone – danneggiano l’immagine e la reputazione della regione riducendone l’attrattività in termini di esperienze turistiche enogastronomiche. Il turista che arriva in Emilia-Romagna richiamato anche dalla ‘fama’ dei suoi prodotti non potrà che perdere la fiducia nei confronti delle offerte turistiche locali se scopre di avere gustato o acquistato un prodotto contraffatto, di scarsa qualità, magari prodotto all’estero. Il turismo agroalimentare in Emilia-Romagna, strettamente legato alla qualità e all’autenticità dei suoi prodotti tipici, significa anche rilancio dei piccoli borghi e della rete degli agriturismi come risorsa strategica in zone collinari e montane”. Tra i dati citati da Morrone, si ricorda che a livello economico, per il settore del cibo DOP e IGP l’Emilia-Romagna si attesterebbe al primo posto in Italia con un valore di circa 3,5 miliardi di euro, pari a circa il 40% del totale nazionale, mentre, se si considerano le 74 filiere del cibo e del vino DOP IGP che ricadono sul territorio, si confermerebbe al secondo posto per impatto economico del settore IG con un valore pari a quasi 4 miliardi di euro. “Contrastare frodi, contraffazioni e concorrenza sleale, parlare di legalità nel settore agroalimentare, combattere le distorsioni lungo la filiera del cibo e l’infiltrazione pervasiva della criminalità – ha concluso – sono quindi esigenze prioritarie che necessitano di azioni multidisciplinari e multisettoriali”. A questo proposito, Morrone ha anticipato che la Commissione parlamentare di inchiesta da lui presieduta sta predisponendo un Protocollo d’intesa con l’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare che avrà come priorità quella di contribuire all’esame e al contrasto di questi fenomeni illeciti”.
