Turismo. ‘Per la tua città’, contrari ad apertura casino’ a Rimini

L’ipotesi di aprire un casino, adombrata dal ministro per il turismo, Michela Vittoria Brambilla, in visita ieri in città, torna a dividere i riminesi. A eprimere un parere negativo in merito è l’associazione ‘Per la tua città’.

RIMINI | 01 giugno 2009 | Ancora una volta – si legge in una nota – “si riaffaccia, come già accaduto nelle ultime elezioni comunali, la proposta di aprire un casinò nella nostra città. Come associazione di ispirazione cattolica, che pone al centro della propria attività l’attenzione alla politica della città – viene aggiunto – non possiamo che dirci nettamente contrari a tale proposta”.
Secondo l’associazione, appare difficile che il rilancio del turismo e dello sviluppo “possa passare attraverso l’apertura di un casinò. Questa ci appare una soluzione peggiore del male che intende curare. Come già detto dal Consiglio pastorale diocesano, nella riunione del 5 febbraio 2002, il gioco d’azzardo è immorale in sé, favorisce il riciclaggio di denaro sporco, contamina l’economia; rende meno ospitali le nostre città, perché agevola l’infiltrazione della malavita e quindi costituisce una minaccia per una positiva convivenza sociale”.
Considerazioni, viene osservato ancora, che appaiono “ancora più attuali oggi, dopo che lo Stato, per sopperire alla mancanza di risorse fiscali, ha favorito ed ampliato ulteriormente l’offerta di giochi e scommesse. Di fronte a questo stato delle cose, sono già molte le voci allarmate che denunciano l’aumento di situazioni di dipendenza patologica dal gioco, situazioni che quasi sempre colpiscono chi è già in difficoltà, ovvero le fasce più deboli della società”.
Secondo ‘Per la tua città’, infine, “i rischi che comporta l’apertura di un casinò sono troppi, rispetto ai possibili benefici economici che ne potrebbero derivare.
Non è questo il modello di sviluppo al quale aspiriamo: non è uno sviluppo economico “ad ogni costo” quello che chiediamo, ma uno sviluppo che sappia rispettare la nostra città, le famiglie, le persone e l’ambiente in cui vivono.
Sappiamo – conclude la nota – che si tratta di obiettivi difficili da raggiungere, ma crediamo e speriamo che la classe politica possa avere la forza, il coraggio, la lungimiranza e la volontà di perseguirli con sempre maggiore convinzione”.