”Tutti prendevano tangenti”. L’intervista a Giulio Lolli, eroe della rivoluzione libica e Capitano della Marina Twuar … di Marco Severini

Giulio Lolli capitano della Marina Twar

Giulio Lolli Capitano della Marina Twar

Qui di seguito l’intervista a Giulio Lolli, noto alla cronaca romagnola e nazionale per la questione Rimini Yacht, rilasciata al nostro Direttore Marco Severini. Avvertiamo subito i lettori che qui di seguito saranno pubblicate delle immagini forti di persone uccise appartenenti all’ISIS, quindi se volete continuare a leggere l’intervista siete consapevoli di quanto si vedrà nel prosieguo. Buona lettura

—-

SEVERINI: Buona sera Giulio. Come va tutto bene? Ti trovo in forma.
LOLLI: Buona sera Marco, oggi è un giorno particolare per noi. Oggi è il 17 febbraio ed è la FESTA DELLA RIVOLUZIONE. Ho lavorato tutto il giorno e sono arrivato adesso. Sono capitano dell’esercito rivoluzionario e lavori li. 
SEVERINI: pensavo che avessi a che fare ancora con le barche
LOLLI: Certo. Sono infatti Capitano della Marina Twuar. Nella foto che vedi sono i Twuar di Tripoli feriti dall’Isis. Li ho recuperati e portati in ospedale. Per questo sono stato premiato; per questo motivo mi hanno decorato per aver salvato una nave ambulanza con 62 feriti a bordo.
SEVERINI: Quindi l’isis è molto presente nella tua area?
LOLLI: No. L’abbiamo disintegrato. E una cosa scandalosa che nessuno parli della sconfitta che abbiano inflitto a Derna e Sirte all Isis.
SEVERINI: Lo faremo noi se ci darai una mano, magari con delle interviste settimanali con il Giornalesm.com
LOLLI: Grande! Perchè no!

Quante persone hai sotto di te nell’imbarcazione?

Capitano Marina Twar Giulio Lolli con il suo equipaggio
La mia barca ha un equipaggio di 3 persone. 2 più un medico.
E di cosa vi occupate principalmente?
Recupero i feriti e gli sfollati nelle zone di guerra.
Ora la situazione come è messa nella tua zona? Dove ti trovi di preciso? In quale distretto?
Noi pattugliamo la zona di Tripoli. Il mio gruppo controlla totalmente il porto. Questo lo faccio da volontario. Prendo un piccolo stipendio a dire il vero ma una roba minima.
E per il tuo lavoro di capitano?
Anche. Poi ho una società che importa barche e ripara.
Volendo torneresti indietro? nel senso la vita che facevi in Italia
 No. Io non torno mai indietro. Solamente per vedere i miei figli. Che vedo perché vengono ma li vorrei vedere di più. io vivo a Tripoli. Una città tranquilla totalmente diversa da come la descrivono. Ogni giorno nascono piccoli medi business e la vita è veramente piacevole.
Mi parlavi di Isis?
Si, nel mondo chi ha combattuto e sconfitto l’Isis sono stati i Kurdi e I Twuar Libici. In italia i media parlano spesso di Heftar con benevolenza perché si fa intervistare e parla che lui combatte il terrorismo. Heftar non ha mai toccato un terrorista dell’Isis se non per stringerli la mano. Chi ha combattuto l’Isis sono I Twuar di Tripoli Misurata Derna e Bengasi. 720 morti e oltre 2000 feriti. Tutti volontari. Heftar, filoegiziano, rappresenta gli interessi del killer di Regeni e dei Francesi che con buona pace della politica unica europea ci odiano e vorrebbero estrometterci dalla Libia.

E che ne pensi dell’accordo sui migranti sugellato tra Sarraj e Gentiloni?

Lo ritengo buono. I Twuar Tripoli Port di cui io sono capitano hanno fermato più di 5000 migranti che partivano dalle zone di Tripoli. Ma noi possiamo controllare solo Tripoli. Se in virtù del nostro eccezionale cv ( 5000 migranti fermati e assistiti, piu di 10 container di alcool e droga fermati e distrutti, tra i primi a partire per Sirte combattere in prima linea i terroristi e minandone più di 50 tre feriti gravi e 12 leggeri tra i nostri) Sarraj ci amplia la zona noi il traffico li fermiamo realmente. Credo sarebbe bello mettere qualche foto di quando abbiano preso i migranti. Ma le ho al porto.

Potremmo metterle nelle prossime interviste… senti non hai nessun rimorso per aver messo in difficoltà delle persone in Italia? 

Aspetta! La storia della difficoltà di Rimini Yacth è veramente costruita ad arte. Io ho venduto e assistito centinaia di barche facendo felici centinaia di clienti. La nautica a Rimini non esisteva. Ho dato lavoro diretto ed indiretto a centinaia di persone che ancora mi scrivono e mi ringraziano. La maggior parte dei miei ex dipendenti oggi hanno piccole aziende nautiche. Purtroppo due tre di loro di loro sono stati indagati senza motivo. Non avevano fatto niente e sono stati accusati perché non mi hanno accusato di qualcosa. In ogni caso sono stati assolti o hanno erroneamente patteggiato perché non in grado di reggere economicamente un processo. Io ho avuto due procure che mi hanno perseguito Bologna e Rimini. Vedere come hanno operato le due procure nei miei confronti è un esempio sulla giustizia italiana. Bologna mi ha accusato solo di cose fatte, ha cercato la verità senza mai passare sottobanco a giornalisti servi e senza onore informazioni false o mezze verità. Bologna ha assolto tutte le persone erroneamente coinvolte compreso mia moglie e una mia contabile. Io ho patteggiato 2 anni e 8 mesi per bancarotta e questo perché agli atti e stato chiaro che a parte le società di leasing e le banche I danneggiati erano pochissimi e comunque quei pochi era per poco e avevano costruito il loro futuro sul molto che avevano guadagnato prima. È stato inoltre condannato a Bologna Danilo Pizzo per 4 anni l’uomo su cui tutta l’accusa di Rimini si basa. Rimini si è invece comportata da tipica procura spettacolo ha commesso ogni genere di bassezza, passato falsità perfette ad alcuni giornalisti e mi ha quasi ucciso.

Come quasi ucciso?
Si mi hanno fatto fare 8 mesi nelle carceri politiche inviando in Libia mandati in cui io risulto autore di estorsioni e anche rapine a mano armata !! (tutti i processi di estradizione poi naturalmente vinti). Grande show spese milionarie barche sequestrate ai veri clienti il tutto per niente. Se Rimini mi avesse accusato di ciò che ho fatto sarei già tornato da anni. Ma essere additato come un criminale mostro non esiste. E alla fine grazie alle sue accuse, peraltro basate sulle dichiarazioni di Danilo Pizzo e Samanta Pizzo, io qui ho trovato la mia dimensione ideale.

Sono parole molto forti…

Io ho sempre ammesso di aver finanziato la Rimini yacht attraverso l’uso di leasing fatti su imbarcazioni inesistenti. L’ho fatto e lo rifarei. Sono fiero di aver dato qualche danno alle banche. Niente in confronto ai buchi milionari del MPS fatti da imprenditori che non devono diventare eroi della rivoluzione per poter girare

E Carboni, che rapporti avevi con il faccendiere sardo?
Cliente. Carboni è venuto ed ha comprato una barca e durante la trattativa volle anche la mia Aston. Normale. I clienti delle barche erano così. Mi ha dato un acconto di 60.000 euro e chiesto un leasing. C’è un contratto uguale a quello di tutti gli altri clienti. Io che riuscivo a far avere i leasing anche al gatto non sono riuscito a farlo avere a Carboni. Il contratto ad un certo punto scadde e quindi io gli dissi che l’acconto era perso se non trovava soluzione. Lui disse che mi poteva far avere in pochi giorni una linea di credito che non arrivò.

Come hai conosciuto Marziano Guidi e la Fincompany?

Mi ci ha portato un cliente. Uno che faceva noleggi di supercar a San Marino e comprò un Galeon 330. Mi spiegò come funzionavano i leasing sammarinesi.

Hai avuto mai rapporti con politici sammarinesi? ne conosceva qualcuno?
Io a San Marino conoscevo tutti i consiglieri e direttori delle società di leasing alcuni dei quali erano politici.
I nomi? dei politici intendo
Ma no. A cosa serve? Non ho mai avuto supporti politici. Io i rapporti li avevo nelle società di leasing e nelle banche che mi finanziavano tutte le barche che desideravo senza che guardassero mai se le barche c’erano e specialmente senza mai chiedersi perché le rate dei leasing le pagassi io come gli acconti. Va tutto bene per me basta che non si ergano a farmi la morale passando per vittime grazie ad sostituto procuratore in Italia pronto a credere alle banche sammarinesi.
Certo, quindi tangenti non ne ha mai pagate anche a direttore di leasing, politici o altri?
Che le banche sammarinesi siano vittime di qualcuno che gli ha pagato milioni di euro di interessi è veramente da record
Chi li ha pagati?
Io. Io pagavo interessi assurdi sui leasing farlocchi. Le tangenti le prendevano tutti. A proposito Isnico ha ancora quel Vacheron piatto che gli regalai insiema all’agenda Rimini Yacht e 20.000 euro in contanti per un leasing su un Iacon 62 mai costruito? Ma non lo scriva da. Lasciamo stare!
Come ha fatto col Registro navale sammarinese con le falsificazioni dei telai delle imbarcazioni?
All’ufficio del Registro di San Marino bastava portargli delle fotocopie ben fatte che faceva la tipografia Press di Pizzo Danilo. E’ infatti presso una perquisizione alla Press di Danilo Pizzo e C. che i Carabinieri hanno trovato tutte le copie dei documenti falsi usati per fare i leasing farlocchi all’interno del computer di Samantha Pizzo. La quale nel successivo interrogatorio fatto alla Procura di Rimini ha affermato che tutti i documenti, fatti falsi, li aveva fatti perché io la minacciavo e la prendevo a sberle. Ha chiamato come testimone Danilo Pizzo,il complice e l’autore materiale dei falsi ( ripeto testimone!!!) e la socia del padre nella tipografia. La Procura di Rimini ha creduto ciecamente alle parole giustificative di due falsari colti con mani nel sacco dimenticando di vedere i 400.000 euro provenienti dal sottoscritto che la Procura di Bologna ha trovato sui conti dei Pizzo privi di ogni giustificazione ( e che sono costati a Pizzo una condanna a Bologna per concorso in bancarotta fraudolenta), dimenticando che i Pizzo hanno girato gratis di fronte a tutta Rimini su un Aicon dal valore di un milione di Euro spacciandola per loro, dimenticando che i Pizzo hanno fornito alla Rimini Yacht materiale pubblicitario e organizzato per anni fiere e raduni tra i clienti oltre che crociere con le rispettive barche insieme alla mia famiglia. La Procura di Rimini ha inoltre dimenticato che i documenti falsi, sono stati trovati durante una perquisizione dei Carabinieri alla tipografia Press mentre Samantha cercava di distruggerli circa tre mesi dopo la mia partenza dall’Italia, un tempo sufficiente per poter andare (in sicurezza visto che ero sparito dall’Italia inseguito da ogni tipo di forza dell’ordine) a denunciare le “terribili minacce” a cui sottoponevo la Samantha. La Procura di Rimini ha copiato le giustificazioni sconclusionate di una imputata trovata con le mani nel sacco e le ha incollate e trasformate in elementi giuridici di un mandato di cattura per estorsione aggravata a mano armata perché la Samantha Pizzo ha anche affermato che una volta,minacciandola, impugnai un tagliacarte. Una roba da record del mondo. Ho tutto. L’interrogatorio di Samantha Pizzo e di Danilo Pizzo sono da comiche.
ok, quindi nessun basista sammarinese? magari in qualche ufficio statale…
Basista. No, io facevo dei leasing. Guarda che non l’ho inventato io i leasing farlocchi. Lo facevano e lo fanno tutti. Non ci vuole niente, basta dei documenti, falsi, ma fatti bene. Aicon è andata in borsa con i leasing farlocchi con la benedizione di Unicredit.
ed i soldi, milioni, che avete fatto ingannando i leasing?
Io ero dealer Aicon. Annunciavano che producevano 100 barche all’anno da un impianto che un idiota capiva ne poteva produrre 30. Dov’erano gli indispettori Consob?
Corrotti o incapaci?
Non lo so. Io i milioni li avevo già. Come dissi ai giornalisti di Rimini che poi hanno travisato, infatti prima della Rimini yacht ho avuto 11 Maserati e diversi yacht. I leasing non li facevo per fare i soldi. Se volevo fare i soldi potevo fare 3 leasing farlocchi prendere 10 milioni e andarmene. Non è così

quindi? perchè fare tutto questo? se non per soldi?

Sono stato 10 anni a far crescere la Rimini Yacht. Mi sono innamorato di quell’azienda. Sono arrivato a possedere 2 cantieri (oggi in mano a miei ex dipendenti) di proprietà, 5 immobili con uffici prestigiosi di proprietà, 7 posti barca a Rimini, 5 a Ravenna di proprietà e avere la concessione dei più importanti cantieri del mondo. Bertram,Azimut, Atlantis,Sessa e Galeon. Azimut non faceva un nuovo dealer da dieci anni. Dovevi essere perfetto. Assistenza, conoscenza, sapere cosa serve. E poi dovevi ordinare 10 milioni all’anno per Azimut , tutta la gamma per Atlantis, 5 milioni di Sessa, 5 milioni di Galeon e 3 yacht di Bertram. Pagandoli. Prima della partenza. Servivano fondi. Le banche cosa mi davano ? Un milione e mezzo Unicredit, 2 milioni Carisbo, un milione e mezzo Credito di Romagna, un milione MPS. Non mi chiamo Marcegaglia che può prendere 1,6 miliardi, non restituirli e una volta detto che non li restituiva invece di ricevere un mandato di cattura come il sottoscritto ricevere altri 500 milioni! Quindi per finanziarmi facevo i leasing farlocchi. Tutti i soldi finivano nella Rimini Yacht. E tutti sono finiti nella Rimini Yacht compreso i miei soldi personali che non erano pochi. Io puntavo nel lungo termine ad un fondo come avevano fatto altri big della nautica che dopo aver dichiarato per anni crescite a due cifre, due cifre di leasing direi, passavano da borsa a fondo e da fondo a borsa per chiudere conti disastrosi. Se arrivava il fondo i leasing si sarebbero pagati e tutti sarebbero stati felici e contenti. Il fondo non è arrivato in tempo. Il Mps di Mussari e Vigni, due personaggini che hanno fatto un buco da un miliardo di Euro senza dover fuggire in Libya, accettò un finanziamento ponte di 15 milioni che inspiegabilmente all’ultimo secondo saltò e io di conseguenza saltai.

Ho capito. Quindi si è ricostruito un vita in Libia…

Io in Libya dopo 8 mesi di torture nel carcere politico sono uscito che non avevo nulla. Zero. Abbiamo sfondato la prigione mi sono arruolato volontario e sono andato a combattere Ghedaffi. Ho trovato un po’ di oro nella casa bunker di Ghedaffi (come tutti) dove sono entrato combattendo. Poi io e due Twuar abbiano comprato del latte dalla Tunisia e cominciato a fare affari. Niente di che. Poi sono stati richiamato dai Twuar di Tripoli port per salvare feriti e ho presentato al ministero della difesa un progetto per costruire barche che ho fatto vincere ad una azienda italiana. Oggi vendo e assisto barche, insegno a navigare oltre che fare missioni di salvataggio via mare…io ho mille foto e documenti che provano ciò che dico

E noi pubblicheremo tutto se vorrà…
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com
Gheddafi pestato a morte
Emma Marcegaglia
Capitano Marina Twar Giulio Lolli premiato per aver salvato in mare 62 feriti
miliziano ISIS ucciso
miliziano ISIS ucciso
miliziano ISIS ucciso
Feriti twar dall’Isis