
(ANSA) – WASHINGTON, 02 APR – Ad un giorno dalla scadenza
dell’ultimatum di Elon Musk, che ha imposto agli utenti di
Twitter di pagare per la ‘spunta blu’, c’è già il primo caso. Il
New York Times ha deciso di non sottostare al nuovo regolamento
del proprietario del social media e così dall’account del
prestigioso quotidiano americano, che ha ben 54, 9 milioni di
follower, è sparito il simbolo di certificazione.
Qualche giorno fa il miliardario ha difeso la sua controversa
decisione sostenendo che serve per evitare la creazione di
account falsi. “Bisogna stringere le maglie della certificazione
e fare in modo che per ottenere la spunta blu servano un numero
telefonico verificato e una carta di credito. La mia previsione
è che qualsiasi cosiddetto social network che non faccia così
fallirà”, ha detto il patron di Tesla. Sta di fatto che a poche
ore dalla decisione lo scorso anno, Twitter è stato inondato da
account verificati ma falsi che fingevano di essere grandi
aziende, personaggi famosi e persino lo stesso Musk.
Negli Stati Uniti il piano di abbonamento, chiamato ‘Twitter
Blue’, costa 8 dollari al mese o 84 all’anno o 11 al mese se
acquistato tramite l’App Store di Apple. Dalla sua creazione nel
2009, la spunta blu è diventata un elemento distintivo che ha
aiutato la piattaforma a diventare un forum affidabile per i
giornalisti e gli attivisti. Anche la Casa Bianca ha deciso di
non pagare, sarà la prossima vittima di Musk? (ANSA).
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