U.F.O. (Unidentified Flying Object)
(A cura di Augusto Casali)
“OGGETTO ANOMALO SULLA VALLE CAUDINA”
(Fonte: ufoitalia.net – 27 settembre 2003 – UFO))
“Mi chiamo I. C., ho 30 anni e vivo nella Valle Caudina (AV). Sono un appassionato di tutto ciò che riguarda la scienza. Io credo fermamente nell’esistenza di altre forme di vita nell’universo; passo, quando posso, diverso tempo a scrutare il cielo durante le notti, e da un paio di anni ho anche comperato un telescopio.
Da quando osservo il cielo notturno non mi è mai capitato di vedere qualcosa di non spiegabile scientificamente, e sono almeno una quindicina di a che lo faccio, però verso la metà di ottobre 2001 tra le 11,00 e le 12,00 del mattino (non ricordo con precisione il giorno) stavo osservando con un binocolo un aereo di linea che stava per atterrare a Capodichino (infatti la zona dove abito si trova sulla rotta di atterraggio per Capodichino), e ad una quota più elevata di quella dell’aereo ho intravisto una luce, come una flebile stella che si osservava anche di giorno. Osservando meglio ho scoperto che le luci erano in realtà tre…
Non ho saputo darmi una spiegazione del fenomeno.”
Foto 1
“Evoluzioni a bassa quota”
(Fonte: Notiziario UFO 1997 )
Nel nostro Dossier UFO triangolari avvistati in Italia, Inseriamo questa inchiesta condotta nel luglio 1993 da Massimiliano Barbieri, Siro Menicucci, Gianni Picchi ed Enzo Vitale (Sezione CUN Prato), i quali così ricostruiscono i fatti in questione:
“Alle 22,10 circa del 10 luglio 1993 Luca Lenzi, figlio del gestore del ristorante “Fontemorana”, nei pressi di Becchereto, stava tranquillamente seduto nella sua camera a suonare la chitarra, quando la stanza improvvisamente si illuminò di una luce bianca e intensa proveniente dall’esterno.
In pochi attimi le ombre causate da tale luce si allungarono, come se la fonte luminosa stessen cambiando posizione. “Sul momento ho pensato ai raggi laser di una discoteca – raccontò Lenzi- ma mi sono subito ricreduto. Non era possibile perché nessun dancing è abbastanza vicino.”
Subito dopo, affaciatosi alla finestra, vide in cielo uno strano oggetto di forma piramidale con una serie di luci molto deboli intorno e altre, molto più visibili, nette e di colore bianco, disposte in cerchio al centro. Lo strano oggetto compiva un movimento a “otto” da Ovest verso Est e viceversa, ruotando contemporaneamente su sé stesso, dapprima in senso antiorario e poi tornando (da Est ad Ovest), in senso orario.
Dopo avere inutilmente cercato una spiegazione, Lenzi si recò al ristorante, nei pressi della propria abitazione, dove accennò all’avvistamento. Ben presto su una terrazza prospicente del locale si radunò un gruppo di una ventina di persone, per osservare l’insolito fenomeno.
Il cielo era coperto e l’oggetto entrava e usciva dalle nuvole. Nel frattempo vengono osservati anche due “segmenti” di luce di colore bianco giallognolo che lasciano una scia luminosa; transitano, senza apparente collegamento l’uno con l’altro, a intervalli regolari a destra ed a sinistra dietro una collina ad Ovest dal punto di osservazione. Alcune testimonianze li paragonano a “bolidi che sfrecciano apparendo e scomparendo a bassa quota.”
La sorella di Lenzi, Diletta, scopre (cronometrandolo) che il tempo impiegato dall’oggetto più grande per compiere un giro completo su sé stesso è di 4 secondi e che il percorso ad otto durava circa 20 secondi.
Poi l’oggetto si allontanava velocissimo fino a non essere più visibile e riappariva dopo circa tre secondi spostato sempre più in alto e più ad Ovest rispetto alle volte precedenti, riprendendo le evoluzioni. Durante tutto il fenomeno i testimoni non udirono alcun rumore.
L’oggetto, che aveva un diametro di 40/50 metri, si allontanò progressivamente verso Pistoia, finchè rimasero visibili solo le luci centrali a forma di corona. Successivamente si vide un forte bagliore che illuminò per pochi secondi la zona sottostante il ristorante, nei pressi del boschetto, di cui fu impossibile identificare la fonte.
Inoltre, con il cielo coperto, diventarono visibili cinque luci simili a stelle che improvvisamente ingrandirono fino a raggiungere una luminosità pari circa a dieci volte la stella Vega. Il loro colore era arancione, più chiare al centro e disposte in forma circolare. Rimasero visibili due o tre secondi e poi si spensero. Tutto l’avvistamento durò fino all’una e terminò sul cielo di Pistoia.”
Foto 2
“ITALIANI AVVISTANO UFO IN FRANCIA”
(Fonte: Coordinamento CUN Lombardia, settembre 2004)
Poco dopo le 22,00 del 22 agosto 2004, sull’autostrada Carcassonne-Tolosa (a breve distanza in linea d’aria dal SERPA oggi inoperativo), una coppia di fidanzati italiani ventenni, residente a Vimercate in provincia di Milano, in vacanza nella Francia meridionale si è trovato di fronte un grande UFO di una quindicina di metri di diametro, stazionante ad una decina di metri dal suolo e composto da due cerchi concentrici di luci azzurrine roteanti lentamente.
I giovani hanno fermato l’auto e lo hanno osservato bene prima che si allontanasse, mentre gli altri automobilisti di passaggio sono fuggiti terrorizzati.
Foto 3 Fonte: Corriere della sera – Ottobre 2003)