U.F.O. (Unidentified Flying Object)
(A cura di Augusto Casali)
“ALCUNI CASI DI RAPIMENTI ALIENI”
(Fonte: NoSpoiler)
1967: il rapimento di Betty Anderson Luca
25 gennaio 1967: Betti Andersson è nella cucina di casa sua, a South Ashburnham nel Massachusetts. Intorno alle 18,35 prima le luci della casa si spengono per un breve attimo, poi una pulsante luminescenza rosso-arancione filtra attraverso la finestra della cucina. Betty cerca di tranquillizzare i sette figli mentre il padre cerca di capire quale sia la sorgente di quella luce.
Accadde l’imprevedibile.
Cinque minute figure umanoidi irrompono in casa e riescono in qualche modo a paralizzare tutti i membri della famiglia, donna esclusa, ed è in quel momento che il leader di quel piccolo gruppo entra in contatto telepatico con Betty. Il contatto tranquillizza la donna e addirittura gli strani visitatori liberano temporaneamente Becky, una delle figlie, per rassicurare Betty che la paralisi non le ha recato alcun male.
Betty viene poi portata a bordo di un piccolo mezzo che, dopo il decollo, si riunisce ad un velivolo ben più grande e qui Betty incontra altri alieni. La donna verrà portata a casa quattro ore dopo, alle 22,40, mentre la famiglia è ancora sospesa dal potere dei visitatori, Gli alieni diranno a Betty che le sono state inculcate nel cervello alcune conoscenze il cui senso e scopo le saranno rivelati solo al momento opportuno.
Betty, una donna molto religiosa e completamente ignara del fenomeno degli UFO, interpreterà questo incontro come un messaggio divino, attribuendo una componente angelica agli alieni. La cosa sorprendente di questo episodio è l’inquietante precisione con la quale sia Betty che Becky, sotto ipnosi regressiva, descrivono gli alieni e raccontano l’episodio di quella sera.
Ray Fowler, fondatore e investigatore del Mutual UFO Network (MUFON) e responsabile delle sedute ipnotiche di Betty r Becky, commenterà così la sua decennale indagine su questo caso: “O Betty Andersson è la più abile bugiarda e navigata attrice che il mondo abbia mai visto, oppure è davvero passata attraverso questa incredibile odissea.”
FOTO 1 (Fonte: imdb.com) – Betty Andersson Luca.
1976: il rapimento di Allagash
26 agosto 1976: I Fratelli gemelli Jack e Jim Weiner insieme agli amici Charlie Foltz e Chuck Rak sono ad Allagash, nel Maine (stato amato da tutti gli appassionati di Stephen King), per trascorrere alcuni giorni tra escursioni in canoa e altra attività all’aria aperta. Durante le prime ore della notte, sulle rive del lago Eagle, i quattro decidono di iniziare una battuta di pesca. La notte è buia, perciò i ragazzi decidono di accendere un grande fuoco sulla riva del lago prima di salire selle canoe.
ChuK Rak è il primo ad accorgersi che qualcosa non va per il verso giusto. Si sente osservato, spiato, perciò decide di dare uno sguardo alle immediate vicinanze ed è in quel momento che vede un globo luminose muoversi in cielo: avverte gli amici. Charlie punta la sua torcia elettrica verso lo strano oggetto, la accende e la spegna imitando un rudimentale alfabeto Morse e il globo sembra reagire. Si avvicina, illumina l’acqua e avvolge le canoe con un raggio di luce. I ragazzi sono confusi, cercano di scappare, in modo convulso raggiungono la riva del lago.
Ma come è possibile che ora il fuoco sia ridotto a poco più che a un gruppo di tizzoni ardenti? Un attimo prima era allegro e scoppiettante, adesso è spento, come se fossero passate almeno un paio di ore.
I ragazzi tornano a casa, dimenticano l’incidente ma alcuni di loro negli anni successivi sono soggetti a frequenti mal di testa e incubi ed è solo nel 1989 che viene coinvolto il MUFON e iniziano le sedute di ipnosi regressiva. I quattro, sottoposti a sedute separate, confermeranno la stessa versione: la luce non li ha solo avvolti ma trasportati a bordo del mezzo volante. I ragazzi vengono poi sottoposti a una serie di misteriose analisi prima di essere liberati di nuovo.
Le sedute di ipnosi dei gemelli Jack e Jim, riveleranno che per i due il 1976 non era stato il primo episodio: nella loro memoria erano nascosti incontri con gli alieni risalentialla loro infanzia.”
FOTO 2 (Fonte: Starseed) I protagonisti di Allagash 19 anni dopo il rapimento.
1978/1981: il caso di Pier Fortunato Zanfretta
Nel dicembre del 1978 tra i comuni di Torriglia e Propata (Genova) le forze dell’ordine raccolsero molte segnalazioni su strani fenomeni luminosi che avevano disturbato la notte invernale ligure. Al centro di quelle strane turbolenze un giovane metronotte. Pier Fortunato Zanfretta. L’uomo durante la ronda notturna lancia un messaggio d’aiuto ai colleghi, “Mamma mia quant’è brutto! Non sono uomini, non sono uomini!”, che lo raggiungono, allarmati. Troveranno Zanfretta febbricitante e in stato confusionale, certo di aver incontrato una razza aliena. Una notifica di questo episodio viene inoltrato anche al Ministero degli Interni.
Tra il 2 e 3 dicembre 1979 Zanfretta è vittima di un altro rapimento che questa volta si consuma mentre è a bordo della sua automobile. Zanfretta descriverà gli alieni come creature verdi, alte quasi tre metri e con occhi gialli. L’uomo verrà poi sottoposto ad ipnosi regressiva e lì rivelerà di essere stato portato a bordo di un’astronave aliena, sottoposto a test e avvisato che presto le forze extraterrestri sarebbero arrivate per conquistare la Terra.
Il caso Zanfretta ha diviso gli esperti tra scettici e convinti sostenitori del rapimento.
FOTO 3 (Fonte: rinodistefano.com) – Il Prof Marco Marchesan durante la seduta di ipnosi a Zanfretta)
FOTO 4 (Fonte: rinodistefano.com) – Zanfretta Pier Fortunato.