U.F.O. (Unidentified Flying Object) (A cura di Augusto Casali) “UFO/CIA – 3^ PUNTATA DELL’ARTICOLO SUL LIBRO CENSURATO DALLA CIA”

U.F.O. (Unidentified Flying Object)

(A cura di Augusto Casali)

“UFO/CIA

3^ PUNTATA DELL’ARTICOLO SUL LIBRO CENSURATO DALLA CIA”

( Di Victor Marchetti)

CONTATTI CON ET INTELLIGENTI

“Ma supponiamo che ci siano stati contatti con esseri intelligenti extraterrestri. Come avrebbero risposto a questo fenomeno la CIA ed il Governo degli Stati Uniti? Il primo ordine di cose sarebbe stato determinare se gli UFO fossero armi segrete dell’Unione Sovietica o di qualche altra nazione straniera. Il compito di coordinare questo programma sarebbe stato affidato alla CIA in qualità di ente informativo personale del Presidente e sola componente non ministeriale, indipendente, della nazione. In quanto tale essa è incaricata, tra l’altro, di eseguire “servizi di pubblico interesse” che si riferiscono ad “informazioni di importanza per la sicurezza nazionale”. Ad ogni modo, i servizi di informazione militare, la N.S.A. ed altri enti e dipartimenti parteciperebbero anch’essi al lavoro di raccolta e di analisi dei dati in programma.

Se si fosse concluso che gli UFO non sono di origine terrestre, ma piuttosto veicoli extraterrestri, il passo successivo sarebbe stato determinare la loro capacità d’offesa e le intenzioni degli extraterrestri al controllo di questi velivoli. A questo punto, la CIA ed il Governo, consci della natura mondiale del fenomeno, cercherebbero cooperazione nelle indagini da parte delle altre nazioni tecnologicamente avanzate, come la Gran Bretagna, la Francia, la Germania ed anche l’URSS,

La CIA funzionerebbe come agente del Governo USA, come il KGB lo sarebbe per l’URSS, l’MI-6 per il Regno Unito ecc.

Foto 1 (Fonte: CIA dreamstime.com)

Queste agenzie, oltre ad essere specializzate in segretezza e inganno, sono abbastanza abituate a collaborare in materie di comune interesse. La collaborazione in faccende di servizi segreti non è ristretta agli alleati: ci sono state volte in cui la CIA e il KGB hanno trovato vantaggioso lavorare insieme.

Un esempio è la produzione e pubblicazione delle memorie di Kruscev, tipico inganno del pubblico che continua attivamente tuttora. Inoltre, sia la CIA sia il KGB talvolta “dichiarano”, cioè identificano i propri agenti alla parte opposta per facilitare il funzionamento delle attività di spionaggio. Anche il famoso programma degli U-2 fu condotto concordemente con l’Unione Sovietica – finchè i russi non abbandonarono Gary Powers. Secondo il capo dei servizi clandestini della CIA fu l’esempio di due governi ostili che collaboravano per tenere nascoste le loro attività del pubblico dei rispettivi Paesi. “Sfortunatamente – ha aggiunto – non ci sono abbastanza situazioni di questo tipo.

Ma prima che sia raggiunta una piena collaborazione sul fenomeno UFO ci potrebbe essere un periodo di sospetto e forse di competizione, ciascun governo sperando di godere di qualche vantaggio sugli altri dall’utilizzazione degli extraterrestri e della loro superiore conoscenza scientifica. Con la conseguenza che a tutte le nazioni coinvolte sarebbe evidente che la cosa non sarebbe fattibile e che il fenomeno UFO è un problema comune. Quindi, la cooperazione, segreta, diverrebbe una realtà.

(continua…) Prossimamente: “E se fossero inoffensivi!”

Foto 2 (Fonte: Notiziario UFO)

“CI SIAMO, E’ UFFICIALE: LA NASA STUDIERA’ GLI UFO”

(Fonte: Esquire – luglio 2022)

Da quando il Pentagono e il Governo degli Stati Uniti hanno esplicitato che si occuperanno molto seriamente del fenomeno UFO/UAP, è ritornato il fermento su questi eventi apparentemente inspiegabili che da sempre occupano l’immaginario umano.

UAP significa “Unidentified Aerial Phenomenon” ed è un modo leggermente più neutro e moderno per parlare di loro, i cari, vecchi UFO. Ora la NASA ha annunciato che sta commissionando uno studio indipendente su questo tema e che il suo intento è promuoverne una comprensione scientifica.

La NASA ritiene che gli strumenti della scoperta scientifica siano potenti e si applichino anche qui, ha affermato Thomas Zurbuchen, amministratore associato NASA per la scienza. “Abbiamo accesso a un’ampia gamma di osservazioni della Terra dallo spazio – e questa è la linfa vitale dell’indagine scientifica. Abbiamo gli strumenti e i team che possono aiutarci a migliorare la nostra comprensione dell’ignoto. Questa è la definizione stessa di cosa sia la scienza. Questo è quello che facciamo.”

Il team di studio degli UAP sarà guidato dall’astrofisico David Spergel, in precedenza presidente del dipartimento di astrofisica dell’Università di Princeton.

“Data la scarsità di osservazioni, il nostro primo compito è semplicemente raccogliere la serie di dati più solida possibile – ha detto – Identificheremo quali dati – da civili, governo, organizzazioni no profit, aziende – esistono, cos’altro dovremmo cercare di raccogliere e come analizzarlo al meglio.”

Foto 3 (Fonte: Esquire Images)

 

Foto 4 (Fonte: Notiziario UFO)

“COLPO DI SCENA, IL TELESCOPIO JAMES WEBB                                     PUO’ TROVARE GLI ALIENI”

(Fonte: Esquire 2022)

Il nuovo telescopio spaziale James Webb è finalmente pronto e in funzione. Qualche tempo fa ci ha mostrato il suo primo sguardo sull’universo ed è stato impressionante. Ora sappiamo che grazie a lui potremo vedere cose che fino ad oggi non riuscivamo a scorgere.

Ed è qui che arriva il tema degli alieni e delle altre forme di vita che speriamo prima o poi di scorgere nell’universo. James Webb sarebbe in grado di registrare la composizione chimica che si trova nell’atmosfera di un esopianeta e in questo modo potrebbe trovare eventuali firme legate alla vita per come la conosciamo.

Quando ha iniziato le operazioni scientifiche nel luglio 2022, James Webb ha letto lo spettro dell’esopianeta gigante gassoso WAPS-96b, il quale ha mostrato la presenza di acqua e nuvole, ma è improbabile che un pianeta grande e caldo come questo ospiti la vita. Tuttavia, questi primi dati mostrano che è in grado di rilevare deboli firme chimiche alla luce proveniente da pianeti extrasolari.

Nei prossimi mesi Webb girerà i suoi specchi verso TRAPPIST-1e, un pianeta delle dimensioni della Terra potenzialmente abitabile, a soli 39 anni luce dalla Terra.

Ma tranquilli, non dovrà sobbarcarsi tutto il lavoro da fare. Ci sono anche tre enormi telescopi terrestre attualmente in costruzione che saranno in grado di cercare biofirme: il Giant Magellen Telescope, il Thirty Meter Telescope e l’European Extremely Large Telescope.

Insomma la prossima generazione di studi sugli esopianeti ha il potenziale per superare il limite delle prove raccolte fino ad ora e probabilmente per dimostrare quello che da sempre cerchiamo di osservare, ovvero che non siamo soli.

Foto 5 (Fonte: Esquire 2022)