U.F.O. (Unidentified Flying Object) A Cura di Augusto Casali) – “UFO RIPRESO IN VIDEO NEL NEW JERSEY”

U.F.O. (Unidentified Flying Object)

A Cura di Augusto Casali)

“UFO RIPRESO IN VIDEO NEL NEW JERSEY”

(Fonte: Peter Davenport – Ufocenter.com – Febbraio 2008)

Una famiglia del New Jersey è stata testimone di un avvistamento di notevole interesse ufologico.

L’oggetto, in base alla testimonianza, era molto vicino ai testimoni che, data la natura dell’evento, sono riusciti a firmarlo con una telecamera amatoriale.

Una osservazione attraverso lo zoom della stessa ha permesso di constatare che la struttura sembrava composta da “tre oggetti ravvicinati”, che all’osservazione visiva sembravano un’unica struttura. La forma evidenziata è quella del classico disco ed il movimento proprio dell’oggetto è stato descritto come “irregolare” forse a testimoniare gli ondeggiamenti a “foglia morta” spesso riscontrati durante gli incontri ravvicinati con questi oggetti. Il dato eccezionale evidenziato dal testimone corrisponde alla durata dell’intero avvistamento, ben 20 minuti.

Lo studioso e ricercatore americano Peter Davenport si è interessato al caso attraverso analisi compiute sul video.

Foto 1 (Fonte: Notiziario UFO – Copertina de “La Domenica del Corriere”)

“UFO: VIAGGIATORI DEL TEMPO?

UNA LUCE DIVERSA SUL FAMOSO CASO DI BUCINE DEL 1954”

(Fonte:: UFO, nuova serie – Ottobre/Novembre 2003)

Il primo di Novembre del 1954, nel bel mezzo della famosa “ondata italiana” del 1954, la contadina Rosa Lotti in Dainelli di Cennina presso Bucine (Arezzo), diretta di buon mattino in una funzione religiosa in paese, si incontrò con due piccoli uomini dall’aspetto maturo e dallo strano abbigliamento (in prossimità di uno strano oggetto posato al suolo simile a due coni contrapposti dalla base comune) che la intrattennero brevemente in un tentativo di dialogo (a base di fenomeni dominanti dalla lettera “i”) e le portarono via una calza di seta (la donna teneva in mano le calze per non sciuparle nel suo spostamento attraverso il bosco verso il paese e contava di indossarle appena raggiunto l’abitato) e un mazzo di fiori.

La donna spaventata una volta resasi conto del carattere insolito della sua esperienza, fuggì dando l’allarme. In seguito, oltre la traccia della discesa dell’UFO, emersero le testimonianze indipendenti di chi aveva visto scendere e decollare l’ordigno, e perfino di due scolaretti che in un “pensierino”, a scuola, dissero di avere visto in distanza la donna che si intratteneva con “due bambini”.

Il caso, investigato dai Servizi Segreti Italiani, che fu autenticato dalle varie indagini del Centro Ufologico Nazionale, è uno dei più seri e concreti dell’ufologia italiana. Ma potrebbe avere un collegamento insospettato con un altro episodio simile occorso nella stessa zona.

Quest’ultimo evento risale ai primi giorni di settembre 1930 quando una mattina (fra le 6,00 e le 8,00) una contadina della zona di Montebenichi (Arezzo), in prossimità di Buicine, era intenta a lavare i panni nell’Ambrella, un affluente del Torrente Ambra. Avvertito uno strano sibilo accompagnato da una ventata, la donna risalì la sponda del corso d’acqua e scorse a una ventina di metri di distanza una specie di trottola al suolo, da cui uscirono due piccoli uomini poco più alti di un metro, che, emettendo strani suoni, le si avvicinarono portandole poi via due calze dal filo steso per asciugare il bucato. Rientrati nell’oggetto, questo volò via con un sibilo.

La testimonianza emerse solo nel 1983 grazie al Cav. Edoardo Lavacchi, che attendeva in zona al rilevamento tacheometrico di mappe catastali per il comune di Bucine, e presenta evidenti punti di contatto col caso Lotti del 1954.

Se dovessimo vedere le cose alla luce della teoria degli UFO quali “macchine del tempo” ci si potrebbe trovare di fronte, nella stessa zona ma a distanza di 24 anni, non già agli identici equipaggi di due UFO dello stesso tipo. Bensì agli stessi individui, emersi due volte nella stessa zona da una stessa “piega” nello spazio tempo (time Warp).

Foto 2 Fonte Notiziario UFO – UFO Triangolare)

“L’ENIGMA DELLE MOSCHE MORTE”

(Fonte: UFO – Marzo 2003)

Foto 3 (Fonte: UFO 2003 – Agroglifo)

La ricercatrice olandese Janet Osserbaard, il 17 luglio 1998, si trovò davanti ad un nuovo mistero legato ai Cerchi di Grano. Numerose mosche morte erano infatti state ritrovate attaccate ai semi delle piante di grano all’interno degli agroglifi. Curiosamente questo strano fenomeno iniziò a manifestarsi anche in altri Crop Circles. Ad analisi approfondite risultò che le mosche avevano il rostro saldamente attaccato alle spighe e le zampe e le ali completamente distese (come se fossero morte in preda ad uno spasmo). 

Tale fenomenologia sembrava presentarsi unicamente all’interno degli agroglifi non interessando il resto dei campi in cui apparivano tali manifestazioni. Si escluse quasi subito la possibilità che ci si potesse trovare davanti a pesticidi, come ad altri agenti che avessero portato a tali condizioni.

Alcune mosche morte vennero ritrovate come “esplose”, come se fossero state sottoposte ad una forma di energia estremamente intensa. In altri casi le mosche sembravano essere ancora vive (in prossimità dei margini esterni dell’agroglifo) e dopo averle staccate dopo qualche minuto riprendevano il volo.

Incuriositi da questo fenomeno, diversi ricercatori inviarono i corpi di queste mosche ad un esperto del Museo di Storia Naturale di Londra che dopo attente analisi escluse la possibilità che si potesse trattare del fungo Entomophtora Muscae propendendo invece per una forte radiante esternamente intensa che agendo sulle mosche le avesse in alcuni casi letteralmente “cotte.”

Foto 4 (Fonte: UFO 2003 – Mosche ritrovate attaccate ai semi di grano)

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