Ucraina e Russia: dopo la telefonata con Trump, Zelensky ottimista per la pace entro l’anno. In Arabia Saudita il vertice fra Putin e il Presidente Usa

Donald Trump e Vladimir Putin si incontreranno in Arabia Saudita, un evento che potrebbe segnare una svolta nei negoziati tra Russia e Ucraina. Il vertice arriva dopo settimane di contatti diplomatici e una serie di colloqui telefonici tra il tycoon americano e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nelle ultime ore, Trump ha descritto come “ottima” la sua conversazione con Zelensky, sottolineando che le posizioni di Kiev e Mosca sembrano più vicine rispetto al passato. “Siamo sulla buona strada”, ha dichiarato su Truth Social, aggiungendo che i team tecnici dei due paesi lavoreranno nei prossimi giorni per definire i dettagli di un possibile accordo.

Nuove prospettive per la pace

Anche Zelensky ha confermato un clima di cauto ottimismo. “Abbiamo concordato che l’Ucraina e gli Stati Uniti devono continuare a lavorare insieme per porre fine alla guerra. Con la guida americana, una pace duratura potrebbe essere raggiunta entro quest’anno”, ha scritto su X.

Nel corso del colloquio, i due leader hanno discusso anche della situazione nella regione di Kursk e hanno deciso di rafforzare la condivisione di informazioni tra i rispettivi stati maggiori della difesa.

Sostegno militare e sicurezza energetica

Uno dei punti chiave emersi è l’impegno di Trump nel sostenere l’Ucraina dal punto di vista della difesa aerea. Pur ribadendo la sua linea di non fornire direttamente armi a Kiev, l’ex presidente ha promesso di facilitare l’ottenimento di sistemi avanzati, come i missili Patriot, attraverso alleati europei.

Sul fronte energetico, Trump ha proposto un maggiore coinvolgimento degli Stati Uniti nella gestione delle centrali elettriche e nucleari ucraine, in particolare quella di Zaporizhzhia, attualmente sotto controllo russo. “Gli USA potrebbero essere un fattore chiave nella protezione di queste infrastrutture critiche”, ha dichiarato.

Cessate il fuoco e scambio di prigionieri

Un altro punto significativo è l’accordo preliminare sul cessate il fuoco, con Kiev che si è detta pronta a interrompere gli attacchi contro infrastrutture strategiche, in linea con una proposta russa di tregua parziale. Zelensky ha affermato che questo passo potrebbe facilitare il raggiungimento di un’intesa più ampia nei prossimi mesi.

Intanto, è stato portato a termine uno scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, con 175 detenuti rilasciati da entrambe le parti. Mosca ha inoltre consegnato a Kiev 22 prigionieri in gravi condizioni di salute come “gesto di buona volontà”.

Le reazioni internazionali

Il possibile avvicinamento tra Mosca e Kiev sotto l’egida di Trump ha suscitato reazioni contrastanti in Europa. La presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che “una pace giusta e duratura deve essere l’obiettivo primario” e che Bruxelles rimarrà saldamente al fianco dell’Ucraina. Tuttavia, l’alto rappresentante UE Kaja Kallas ha espresso preoccupazione per un eventuale stop alla fornitura di armi a Kiev, avvertendo che “senza supporto militare, l’Ucraina sarebbe vulnerabile a nuove offensive russe”.

L’incontro tra Trump e Putin in Arabia Saudita sarà dunque un test cruciale per comprendere se le attuali aperture diplomatiche potranno tradursi in un reale processo di pace o se, invece, il conflitto continuerà senza sostanziali cambiamenti.