Ucraina, il presidente Zelensky da Kherson: “Siamo pronti per la pace”

Volodymyr Zelensky è in visita nella città di Kherson ripresa alle forze russe. Lo riferisce una fonte della presidenza ucraina. “Kherson è ancora russa” ribatte il Cremlino.

Il presidente ucraino ha definito il ritiro russo da Kherson come “l’inizio della fine della guerra”, durante la sua visita. Lo riferisce l’Ap sul proprio sito web. Il capo di Stato ha trascorso trenta minuti in visita nel capoluogo. “Stiamo andando avanti”, ha detto Zelensky, citato da Reuters sul suo portale web, rivolgendosi alle truppe davanti all’edificio dell’amministrazione nella piazza principale. “Siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese”.

L’Ucraina ha pagato “una alto prezzo” per riprendersi Kherson, ha detto Zelensky.

“E’ impossibile uccidere l’Ucraina”, ha aggiunto il presidente ucraino. Questa mattina ha pubblicato su Telegram alcune foto della sua visita, accompagnate dal semplice messaggio ‘Kherson-Ucraina’, in inglese e in ucraino. Secondo un video pubblicato su Twitter dal capo di stato maggiore della presidenza ucraina, Andriï Yermak, Zelensky ha cantato, con la mano sul cuore, davanti ai soldati e agli abitanti della città, mentre veniva issata la bandiera blu e gialla davanti all’edificio dell’amministrazione regionale.

“La Russia non è nella posizione di dettare i suoi termini” per avviare negoziati per la fine della guerra“, ha dichiarato su Facebook il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, citato da Ukrinform. “La formula di pace dell’Ucraina rimane invariata: fine immediata della guerra, ritiro di tutte le truppe russe, ripristino dell’integrità territoriale ucraina, risarcimento dei danni inflitti e garanzie effettive di non ripetizione dell’aggressione. In altre condizioni, il raggiungimento di una pace sostenibile sarà impossibile”, ha affermato il portavoce.

La Russia considera “inaccettabile” la condizione dell’Ucraina che le truppe di Mosca si ritirino dal Paese per avviare negoziati. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri ed ex ambasciatore russo presso la Nato Alexander Grushko, citato dall’agenzia Interfax. 

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che un colloquio tra una delegazione americana e una russa si è svolto oggi ad Ankara su “iniziativa degli Usa”, ma non ha reso noti i contenuti della discussione. Lo riferisce l’agenzia Tass. In precedenza un portavoce della Casa Bianca aveva detto che il capo della Cia William Burns ha incontrato la sua controparte russa nella capitale turca per mettere in guardia Mosca contro l’uso delle armi nucleari in Ucraina.

Il capo della Cia incontra l’omologo russo, monito sull’atomica
Il capo della Cia William Burns ha incontrato la sua controparte russa oggi ad Ankara per mettere in guardia Mosca contro l’uso delle armi nucleari in Ucraina: lo ha reso noto un portavoce della Casa Bianca. Il Consiglio per la sicurezza nazionale ha riferito che l’incontro in Turchia non era in nessun modo volto a negoziare o a discutere qualsiasi soluzione del conflitto in Ucraina. Kiev era stata informata in anticipo dell’incontro. Burns aveva in programma di sollevare anche il caso degli americani detenuti in Russia, tra cui la star del basket femminile Brittney Griner.
   


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