Ucraina: in vista una ‘azione decisiva’ russa nei prossimi 6 mesi

È probabile che il Cremlino voglia “condurre un’azione decisiva nei prossimi sei mesi” per riprendere il controllo della situazione in Ucraina dopo una serie di fallimenti e di controffensive ucraine andate a buon fine: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo ultimo aggiornamento sul conflitto, come riporta il Kyiv Independent. La Russia non è riuscita a raggiungere la maggior parte dei suoi obiettivi principali in Ucraina, osservano gli esperti del centro studi americano ricordando che le forze di Mosca non sono riuscite a catturare Kiev nei primi giorni dell’invasione, così come la totalità delle regioni di Lugansk e Donetsk.

Allo stesso tempo, le truppe ucraine hanno liberato più del 50% del territorio occupato dalla Russia da febbraio, compresa Kherson, l’unico capoluogo regionale che la Russia era riuscito a conquistare. L’istituto commenta infine che anche la campagna russa di colpire le infrastrutture critiche ucraine durante l’inverno, nel tentativo di demoralizzare gli ucraini, è stata finora un fallimento e per molti versi ha generato un maggiore sostegno alla causa ucraina.

E’ salito intanto ad almeno 35 il bilancio dei morti dell’attacco russo di sabato a un condominio di Dnipro: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione
di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, riporta Ukrinform. “Nella notte, i soccorritori hanno estratto diversi altri corpi dalle macerie di un edificio a più piani distrutto da un missile russo. L’attacco nemico ha tolto la vita a 35 residenti dell’edificio. La sorte di altri 35 residenti è sconosciuta”, ha scritto Reznichenko. Le ricerche delle persone
intrappolate sotto le macerie continuano. L’operazione di salvataggio è in corso da quasi 40 ore.

Sulla strage di Dnipro è intervenuto con forza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha condannato il “silenzio codardo” del popolo russo. “Il vostro codardo silenzio, il vostro tentativo di aspettare la fine di ciò che sta accadendo, finirà solo con il fatto che un giorno questi stessi terroristi verranno a prendervi”, ha detto nel suo discorso serale. Zelensky ha aggiunto di aver ricevuto molti messaggi di solidarietà da tutto il mondo. E rivolgendosi ai russi nella loro lingua, ha rilevato “che anche adesso non hanno potuto pronunciare parole di condanna di questo terrore”.

I bombardamenti russi proseguono anche sul resto del Paese. Tre persone sono rimaste ferite, inclusi due bambini, in un attacco missilistico sulla citta’ di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale, avvenuto la notte scorsa, come ha reso noto su Telegram il segretario del Consiglio comunale, Anatoliy Kurtiev. ‘Tre persone sono state trasportate in ospedale. Tra loro ci sono due bambini di nove e quindici anni’, ha scritto Kurtiev, aggiungendo che le squadre di soccorso del Servizio di Emergenza Statale, i medici e gli operatori dei servizi pubblici stanno lavorando sulla scena.  Nell’attacco sono state distrutte alcune infrastrutture.

Sette civili sono rimasti feriti invece a causa dei bombardamenti di ieri nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale. Lo ha reso noto su Telegram il capo
dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. “Il 15 gennaio, i russi hanno ferito sette civili nella regione di Donetsk: due ciascuno a Bakhmut e Avdiivka, uno
ciascuno a Velyka Novosilka, Lyman e Soledar”, ha scritto Kyrylenko.

Tre persone sono morte e altre 14 sono rimaste ferite ieri nella città di Kherson e nell’omonima regione, nell’Ucraina meridionale. L’esercito russo ha attaccato il territorio della regione 90 volte con lanciarazzi multipli, mortai e carri armati, ha precisato Yanushevich. In particolare, la città di Kherson è stata bombardata 21 volte e sono stati colpiti anche quartieri residenziali. Ieri il vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, Kyrylo Tymoshenko, aveva denunciato che le forze russe hanno bombardato anche “i locali in cui lavorano i rappresentanti della Croce Rossa” a Kherson.

Le forze ucraine hanno “quasi certamente” mantenuto le posizioni a Soledar, a nord di Bakhmut, nonostante gli intensi combattimenti del fine settimana: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione nel Paese. Combattimenti che hanno interessato anche il settore di
Kreminna, nella regione di Lugansk, precisa il ministero nel suo rapporto pubblicato su Twitter. “Nel complesso, l’esercito ucraino continua a far avanzare gradualmente la propria linea del fronte a est, ai margini della città di Kreminna”, sottolinea.

“Nelle ultime sei settimane, sia la Russia sia l’Ucraina hanno ottenuto guadagni sofferti ma limitati in diversi settori – concludono gli esperti di Londra -. In queste circostanze, una sfida operativa chiave per entrambe le parti è quella di generare formazioni di truppe… che possano sfruttare i successi tattici per creare svolte operative”.


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