Ucraina: Klitschko, match Usyk è spot noi costretti a guerra

(ANSA) – ROMA, 29 MAR – “L’uscita dall’Ucraina in guerra di
Usyk? Non sappiamo nemmeno se tra tre mesi tutti noi saremo
ancora vivi .In realtà ho in programma di parlare presto con
Oleksandr per dargli consigli sul combattimento , e chiedergli
anche di inviare ai media alcuni messaggi che riguardano la
nostra patria”. Il sindaco di Kiev Vitaly Klitschko, ex campione
del mondo dei pesi massimi e per nove anni dominatore della
categoria, spiega a ‘The Telegraph’ mentre è impegnato in prima
linea nella guerra per difendere la capitale dagli attacchi dei
russi, i motivi che hanno indotto l’attuale campione, appunto
Usyk, a lasciare la milizia in cui si era arruolato per andare
ad allenarsi in vista della rivincita con l’ex campione Anthony
Joshua.
    ” Ci sono pro e contro sulla scelta di Olexandr – spiega
Klitschko -.Di lui conosco i valori umani, e non è stata una
decisione facile da prendere. Ma avere la bandiera ucraina
alzata durante un collegamento televisivo e il nostro inno
suonato prima di un match che in tantissimi vedranno fanno del
nostro connazionale una specie di ambasciatore del nostro paese
nel mondo. Le sue azioni potrebbero attirare più attenzioni sul
nostro stato attuale, sulla nostra economia ridotta a zero e su
una popolazione costretta a combattere per vivere”.
    L’ex campione ora sindaco e combattente ha un altro tema
pugilistico, e legato alla guerra, che gli sta a cuore. ‘Iron
Fist’ Klitschko ha infatti più volte espresso la propria
contrarietà al fatto che le sigle mondiali del pugilato
professionistico consentano a dei russi di combattere per dei
titoli, e per questo ha rinnovato la richiesta al fuoriclasse
messicano ‘ Canelo’ Alvarez di rinunciare alla sfida contro il
russo Dmitry Bivol, campione del mondo dei massimi leggeri Wba,
prevista per il 7 maggio. Ma la Wba ha prontamente risposto
all’ex iridato dei massimi con una nota in cui si precisa che “dopo un’attenta considerazione, abbiamo deciso che sarebbe
ingiusto sia per il signor Bivol che per il signor Alvarez non
ritenere valido per il titolo Wba il loro incontro di 12 round.
    Infatti pensiamo che sia ingiusto boicottare un accordo preso
da due professionisti in modo regolare”. (ANSA).
   


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