Ucraina: le truppe di Kiev continuano ad avanzare nel Sud

Le truppe ucraine continuano ad avanzare nella loro controffensiva nel Sud del Paese, oltre a consolidare le posizioni: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale dell’esercito di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform. “Sono in corso battaglie di posizione, con conseguente avanzata delle truppe e consolidamento dei territori – sottolinea il Comando riferendosi all’andamento della giornata di ieri – Il nemico preferisce combattere con l’artiglieria, cercando di evitare il contatto diretto. Il nemico subisce perdite e si ritira”.

Il Comando ha aggiunto che le forze russe hanno lanciato ieri venti attacchi aerei sulle posizioni ucraine lungo la linea di contatto e sui territori adiacenti. In risposta, le truppe ucraine hanno colpito le aree vicine a Nova Kakhovka e Prydniprovske con la maggiore presenza di uomini e armi, così come i depositi di munizioni vicini alla città di Kherson. 

Il presidente ucraino Zelensky ha annunciato che le forze di Kiev hanno ripreso il controllo delle città di Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv (est). “Passo dopo passo, i nostri combattenti stanno liberando il territorio ucraino. I soldati della 113ma Brigata separata di difesa territoriale hanno liberato Vasylenkove e Artemivka nella regione di Kharkiv”, ha scritto Zelensky su Telegram ricordando che la libertà non arriva facilmente e che i difensori ucraini stanno combattendo per l’indipendenza di ogni ucraino a costo della vita.

Proseguono intanto i bombardamenti russi sul Donetsk. Dieci civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti ieri in seguito agli attacchi netsk: quattro a Pokrovsk, tre a Krasnohorivka, due a Bakhmut e uno a Raihorodok. Diversi feriti fra la popolazione anche nelle città di Dnipro, Nikopol e Mykolaiv nell’Ucraina meridionale.

Le autorità annunciano che l’ultimo reattore della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia che era ancora attivo è stato spento e non produce più elettricità.  L’agenzia nucleare statale Energoatom ha fatto sapere che “oggi, 11 settembre 2022, alle 03:41 (le 2:41 in Italia), l’unità n. 6 della ZNPP (la centrale nucleare, ndr) è stata
scollegata dalla rete elettrica. Sono in corso i preparativi per il raffreddamento e il trasferimento allo stato freddo”.

Ieri i media ucraini avevano affermato che le truppe russe si stanno ritirando dalla città di Izyum e da alcuni altri insediamenti nella regione di Kharkiv. L’Ukrainska Pravda cita anche un account Telegram del primo viceministro dell’Informazione dell’autoproclamata repubblica separatista filorussa di Donetsk, Danylo Bezsonov, secondo cui la fuga dei soldati “è il risultato di errori dell’alto comando”, ma ora “la cosa principale è ammettere gli errori e trarre le giuste conclusioni”. Secondo l’agenzia di stampa statale di Mosca Ria Novosti le autorità russe di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, “restano in città nonostante i bombardamenti in corso, mentre è in corso l’evacuazione della popolazione”. Il capo dei filorussi nella regione, Vitaly Ganchev, ha spiegato che “le autorità hanno iniziato l’evacuazione della popolazione anche da Izyum, Shevchenkovo e Balakliya”. “La situazione è molto difficile. Nelle ultime due settimane la città è stata sotto continui bombardamenti delle forze ucraine con munizioni straniere: (lanciarazzi) Himars e (obici) M777 da 155 mm, che hanno causato distruzione e un gran numero di morti e feriti”. Lo ha detto il capo dell’amministrazione filorussa di Izyum, Vladimir Sokolov, citato da Interfax, confermando che sono in corso evacuazioni in Russia della popolazione civile dall’area. Media ucraini hanno riferito che le truppe di Kiev sono entrate a Izyum e quelle russe risultano in ritirata.

La guerra in Ucraina ha segnato quindi una svolta: “Kupiansk è Ucraina. Gloria alle forze armate”, ha scritto sui social la consigliera del presidente del Consiglio regionale di Kharkiv, Nataliya Popova, annunciando la liberazione della città. L’intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento della mattina aveva scritto che la liberazione di Kupiansk “sarebbe un duro colpo per Mosca perché si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass”. La città dell’Ucraina orientale era stata occupata dai russi il 27 febbraio, tre giorni dopo l’invasione. Oggi l’esercito ucraino ha liberato anche il villaggio di Grakove.

La liberazione di Kupiansk
Le forze speciali ucraine hanno pubblicato sui social immagini che mostrano gli ufficiali “a Kupiansk, che è stata e sarà sempre Ucraina”. Anche un funzionario regionale ha postato una foto di soldati ucraini nella città di 27.000 abitanti. Sempre nell’Est del Paese, nel villaggio di Grakove liberato oggi dalle forze ucraine, i soldati di Kiev hanno trovato tralicci elettrici caduti, cavi sparsi sul terreno, case sventrate, strade punteggiate di crateri: la strada che conduce a Grakove dalla seconda città dell’Ucraina, Kharkiv, è costeggiata da scheletri di auto distrutte dalle esplosioni o schiacciate dai carri armati. Questa mattina la bandiera dell’Ucraina è stata ufficialmente a Balakliya, nella regione di Kharkiv. insieme ai militari. 

Secondo l’agenzia di stampa statale di Mosca Ria Novosti le autorità russe di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, “restano in città nonostante i bombardamenti in corso, mentre è in corso l’evacuazione della popolazione”. Il capo dei filorussi nella regione, Vitaly Ganchev, ha spiegato che “le autorità hanno iniziato l’evacuazione della popolazione anche da Izyum, Shevchenkovo e Balakliya”.

Il rapporto degli 007 britannici
Secondo l’ultimo report dell’intelligence britannica, la controffensiva ucraina lanciata il 6 settembre nel sud della regione di Kharkiv, nel nordest, ha colto di sorpresa le forze russe, mentre prosegue la controffensiva nella regione di Kherson, al sud. Con queste due operazioni, il fronte difensivo russo è sotto pressione sia sul fianco settentrionale, sia su quello meridionale. Nella regione di Kharkiv le truppe ucraine hanno guadagnato fino a 50 chilometri di terreno lungo uno stretto fronte precedentemente occupato dai russi ed hanno preso il controllo o circondato numerose città. Di conseguenza, le forze russe attorno alla città di Izium sono sempre più isolate e le unità ucraine adesso minacciano la città di Kupiansk.

La guerra sul campo
Due civili sono stati uccisi e altri cinque sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nella regione ucraina di Donetsk (est): lo ha reso noto su Facebook il capo dell’Amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta Ukrinform. Nel complesso, dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso, in questa regione sono stati uccisi 821 civili e 2.053 sono rimasti feriti. Una donna di 62 anni è morta la notte scorsa a causa dei bombardamenti russi nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto il Servizio di emergenza statale, secondo quanto riporta Ukrinform. La donna è stata uccisa nel villaggio di Vodolaha quando un missile russo ha colpito la sua casa. La Russia ha inviato quindi 1.300 soldati ceceni nella regione di Kherson, come riferisce lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine sottolinendo che i soldati sono stati inviati a sostegno delle truppe di Mosca nelle zone occupate della regione, nel contesto della controffensiva ucraina.

Il fronte diplomatico
Sul fronte diplomatico si registra una visita a sorpresa, oggi a Kiev, della ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, per dimostrare il forte sostegno di Berlino all’Ucraina nella sua guerra contro la Russia. “Oggi mi trovo a Kiev per dimostrare che possono continuare a contare su di noi. Che continueremo a stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario, con forniture di armi e sostegno umanitario e finanziario”, ha dichiarato Baerbock.


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