Ucraina: missili su Kiev e Leopoli, sistema elettrico al collasso

Un massiccio attacco di missili russi è stato lanciato verso Kiev e l’intera regione. L’allarme è stato dato dal capo dell’amministrazione statale regionale di Kiev Oleksiy Kuleba che ha pregato i cittadini di scendere nei rifugi, come riporta Unian: “Non ignorate il segnale di allarme aereo. C’è una minaccia di lancio di razzi nella regione. Rimanete in rifugi e luoghi sicuri”, ha detto Kuleba. Missili russi sono stati lanciati – secondo i media ucraini – anche contro Odessa e Dnipropetrovsk. 

Tutta la città di Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, è rimasta senza corrente elettrica oggi dopo gli attacchi missilistici dell’esercito russo: “L’intera città di Leopoli è rimasta senza elettricità dopo gli attacchi russi ai siti energetici ucraini. “La città è senza luce. Potrebbero esserci interruzioni nell’erogazione dell’acqua”, ha dichiarato il sindaco Andriy Sadovy.

Anche a Kharkiv la luce è scomparsa e il trasporto elettrico si è fermato. Lo affermano i media ucraini, Intorno alle 14:30, è saltata la corrente in diverse zone della città dopo che Kiev è stata bombardata da missili russi.

“Il sistema elettrico sta per collassare. Il ritmo della distruzione supera quello della costruzione, il vostro aiuto è vitale”. E’ questo l’appello che Andriy Yermak, capo del gabinetto del presidente Volodymyr Zelensky, ha lanciato in videocollegamento all’Eurocamera dove è partita la campagna per l’acquisto di generatori di corrente per le città dell’Ucraina. “Stiamo per affrontare il nostro inverno più duro”, ha sottolineato Yermak. 

A causa degli attacchi missilistici russi sulle infrastrutture critiche dell’Ucraina e della necessità di risparmiare elettricità, bisogna prepararsi al “peggior inverno dalla Seconda guerra mondiale” perché da allora Kiev non ha vissuto un “inverno così terribile”. Lo afferma il sindaco di Kiev Vitali Klitschko in un’intervista all’edizione tedesca di Bild, ripreso da Ukrainska Pravda. Klitschko non esclude che alcuni residenti della capitale dell’Ucraina dovranno essere evacuati in caso di peggioramento della situazione per mancanza di elettricità e freddo intenso. 

Colpito il reparto maternità di un ospedale vicino a Zaporizhzhia. Un neonato è morto la notte scorsa in seguito a un attacco missilistico delle forze russe che ha colpito il reparto maternità di un ospedale vicino alla città di Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale: lo riferisce su Telegram il governatore della regione, Oleksandr Starukh, come riporta il Kyiv Independent. L’ospedale preso di mira si trova a Vilnianska, ha precisato Starukh.  

Nell’attacco sono rimasti feriti anche un ostetrico trovato sotto le macerie e due medici, uno dei quali è in gravi condizioni, ha detto a Espreso Tv il capo dell’Amministrazione statale del distretto di Zaporizhzhia, Oleg Buryak.

In precedenza, anche il vice capo dell’ufficio del presidente, Kyrylo Tymoshenko, aveva riferito della morte del neonato, che aveva appena due giorni: la madre del piccolo è sopravvissuta. Da parte sua, Buryak ha precisato che intorno alle 2:00 (l’1:00 in Italia) due missili russi S-300 hanno sorvolato l’ospedale della città: uno ha colpito il reparto di maternità e il reparto terapeutico. L’intero ospedale è stato evacuato. Le squadre di soccorso sono ancora sul posto e si continua a lavorare per rimuovere le macerie. “Il dolore riempie i nostri cuori”, ha scritto su Telegram il governatore della regione di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, come riporta il Guardian.
   


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