Regione e Università dell’Emilia-Romagna aprono le porte alle studentesse e agli studenti ucraini in fuga dalla guerra, per consentire loro di continuare il proprio percorso di studio e formazione. Senza dimenticarsi di chi, già iscritto l’anno accademico 21/22 a un Ateneo del territorio per progetti di scambio internazionale, non può fare ritorno in patria.
La Giunta regionale ha approvato gli interventi di sostegno per 75mila euro a cui si aggiungono 58 borse di studio messe a disposizione dagli Atenei regionali.
Due le tipologie di destinatari: studenti ucraini iscritti agli Atenei con sede in regione per l’anno accademico 21/22 che non trovano un supporto economico in Italia oppure studenti profughi provenienti dall’Ucraina, a seguito comunque dell’iscrizione ad attività formative presso un Ateneo regionale.
Intanto sono 16.597 i profughi arrivati in Emilia-Romagna dall’Ucraina, di cui 1.173 ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas). Si tratta in gran parte di donne (6.831) e minori (7.323).
E prosegue la raccolta fondi regionali. Hanno superato i 2 milioni di euro le donazioni di cittadini, famiglie, imprese, gruppi industriali, rappresentanze economiche, datoriali e sociali per la popolazione ucraina.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte