
(ANSA) – ROMA, 28 FEB – Mentre gran parte dei tiratori
presenti a Il Cairo per la Coppa del Mondo di tiro a segno
espongono nella hall dell’albergo che li ospita uno striscione
con i colori dell’Ucraina e la scritta “Shooting for Sport, not
for war. Peace for Ukraine”, il presidente della Fitav Luciano
Rossi, a lungo vicepresidente anche della federazione mondiale
(Issf), scrive agli attuali vertici dirigenziali della Issf
stessa affinché prendano posizione dopo quanto sta accadendo fra
Russia e Ucraina.
Finora l’unico segnale è stata l’assicurazione che gli Europei
previsti in agosto in Russia non si faranno più in quella sede,
ma intanto in Egitto i tiratori russi stanno gareggiando come se
niente fosse. In ogni caso, per evitare problemi, gli
organizzatori della prova di Coppa oggi hanno evitato di
innalzare la bandiera della Russia al momento della premiazione
della gara della carabina dieci metri donne, in cui Anastasiia
Galashina ha preso l’argento, battuta in finale dalla francese
Oceanne Muller.
Nella lettera indirizzata al numero uno della Issf Vladimir
Lisin, ‘creso’ russo che ha un patrimonio personale di 26,2
miliardi di dollari ed è amico del presidente Vladimir Putin,
Rossi chiede che ci sia, da parte dei vertici della federazione
mondiale “un’esplicita condanna dell’aggressione della Russia
all’Ucraina. Ti chiedo quindi – continua rivolto a Lisin – di
prendere un’esplicita posizione al riguardo, in difesa della
libertà e di coloro che hanno perso la vita per difenderla”.
(ANSA).
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