Un’allerta aerea è stata annunciata in tutte le regioni dell’Ucraina, dopo il decollo in Bielorussia di un caccia di scorta e di un Mig. In particolare, i russi hanno fatto decollare l’aereo di tracciamento radar a lungo raggio A-50U dell’aeronautica, un Mig e un caccia di scorta. Lo riferisce il gruppo di monitoraggio bielorusso Gayun citato da Unian. L’allerta è stata annunciata ma non si sa se gli aerei di Mosca si siano alzati in volo per un attacco o per le esercitazioni in corso degli equipaggi delle Forze aeree russe e bielorusse del gruppo congiunto.
Si è aperta presso la base americana di Ramstein, in Germania, l’ottavo incontro del gruppo di contatto per l’Ucraina a guida Usa, che raccoglie circa 50 Paesi, tra alleati Nato e altri partner. A rappresentare Washington c’è il segretario della Difesa Lloyd Austin. La lega per l’Ucraina, come è stata definita dallo stesso Austin, discuterà un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev, in vista della probabile offensiva russa della primavera. Una gruppo di nove Paesi europei – Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia – hanno emesso ieri un comunicato congiunto in cui si dicono disposti a fornire all’Ucraina mezzi pesanti, inclusi i carri armati. La Germania per ora si è dimostrata il Paese più scettico e ha negato il permesso di esportare i suoi tank Leopard 2. “È un momento decisivo per l’Ucraina e per tutto il mondo”. Così il segretario della Difesa americano Lloyd Austin. “Ci incontriamo in un tempo molto difficile e turbolento, ma percepiamo qui determinazione e l’unità”, ha proseguito. “È il momento di non cedere. Non smetteremo, non indugeremo e non esiteremo nell’aiuto dell’Ucraina”, ha concluso.

Mentre il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha incalzato: “Non abbiamo tempo. Il tempo è un fattore determinante. Dobbiamo agire in fretta. Abbiamo bisogno di panzer da difesa e da combattimento. Ogni arma conta”. Ed ha aggiunto: “l terrorismo non lascia tempo alle discussioni. La guerra iniziata dalla Russia non ci permette ritardi, non posso usare parole invece di armi per difendere l’Ucraina: vi ringrazio per l’aiuto ma dobbiamo velocizzare, il Cremlino deve perdere, vi incoraggio a prendere le decisioni e darci i carri armati e missili di lungo raggio”.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto ha assicurato che l’Italia farà la sua parte, durante un colloquio, a margine del vertice di Ramstein con il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. “Ho ribadito a Stoltenberg che l’Italia, tra i protagonisti dell’Alleanza Atlantica, proseguirà nel sostegno all’Ucraina e al suo popolo. Continueremo a fare la nostra parte”, ha scritto il ministro su twitter.
“Al Gruppo di Contatto per la #difesa dell’#Ucraina ho ribadito al Segr. Gen. @Nato @jensstoltenberg che l’Italia, tra i protagonisti dell’#Alleanza Atlantica, proseguirà nel sostegno all’Ucraina e al suo popolo. Continueremo a fare la nostra parte”, così il Min @GuidoCrosetto pic.twitter.com/iwbLxzPOQ5
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) January 20, 2023
Mosca: ‘L’Occidente si illude’. Le parole di Austin sugli aiuti a Kiev hanno immediatamente provocato la reazione del Cremlino: l’Occidente si sta “illudendo” su una possibile vittoria dell’Ucraina, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, “i carri armati occidentali non cambieranno nulla sul terreno”.
Il gruppo di mercenari Wagner conta fino a 50.000 combattenti in Ucraina, è diventato una componente chiave del conflitto e mira probabilmente a massimizzare l’obiettivo del suo fondatore Yevgeny Prigozhin oltre che a legittimare ulteriormente l’organizzazione, sempre più di alto profilo. Lo afferma l’intelligence del ministero della Difesa della Gran Bretagna in un post su Twitter. Prigozhin, che ha ammesso di aver fondato Wagner solo nel settembre 2022 e il mese dopo ha aperto una sede ufficiale a San Pietroburgo, è molto vicino al presidente russo Vladimir Putin.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte