
L’Udinese non sa più vincere: dopo la striscia di sei successi consecutivi, i friulani si sono arenati e anche con il Lecce si devono accontentare di un pareggio (1-1) che rispecchia l’andamento della gara, con un tempo a testa di predominio. I giallorossi possono, però, recriminare per i due legni colpiti nella prima frazione che avrebbero potuto dare un volto diverso al match.
Udinese-Lecce 0-1 IL MATCH
Sottil deve rinunciare in extremis a Udogie, che si è fermato nella rifinitura, e lo sostituisce spostando di fascia Pereyra e inserendo a destra Ehizibue. Baroni risponde cambiando quasi completamente la linea d’attacco che ha affrontato e perso di misura con la Juventus e gettando nella mischia i millennial Colombo e Banda. Il Lecce parte con il piede sull’acceleratore e dopo soli 90 secondi Strefezza colpisce un palo clamoroso, a portiere battuto, dopo essersi liberato al limite dell’area. Ospiti che passano in vantaggio al 33′.
Tutto nasce da un inguardabile disimpegno di Beto che innesca la ripartenza giallorossa: sul traversone da sinistra Colombo prova una prima conclusione, fermata da Ebosse. Sul rimpallo è ancora il più lesto e fredda Silvestri da pochi passi. La reazione dei friulani è veemente: un minuto più tardi Pereyra percorre 40 metri palla la piede senza che nessuno lo contrasti, ma quando lascia partire una staffilata dal limite Umtiti salva con la schiena. Sul corner conseguente è Walace a non trovare la zampata sottomisura: palla di poco sopra la traversa. Nell’unico minuto di recupero è il Lecce a sfiorare il raddoppio: missile di Gallo appena dentro i 16 metri e palla che si stampa all’incrocio dei pali. Si va negli spogliatoi con il vantaggio meritato dei salentini, cui l’1-0 sta addirittura stretto.
La ripresa parte con i bianconeri in avanti, ma servono 11′ per rendersi pericolosi dalle parti di Falcone: con gli ospiti in dieci per infortunio di Umtiti (che lascerà il posto a Dermaku), Beto si ritrova liberissimo di fronte al portiere avversario, che prima calcola male il tempo dell’uscita ma poi è abile a stopparlo. Sottil prova il tutto per tutto e al 20′ inserisce Success per uno spento Arslan: la mossa si rivela subito azzeccata, con l’attaccante nigeriano che dopo soli 3′ si libera sulla sinistra e serve a Beto un assist solo da spingere in porta. Alla mezz’ora Deulofeu recupera palla appena fuori dalla propria area e si invola indisturbato fino ai 16 metri avversari, quando lascia partire un tiro a giro che esce di un soffio. Ma è Pereyra, a pochi secondi dal triplice fischio, ad avere la palla che vale tre punti: il Tucu, a tu per tu con Falcone, si fa ipnotizzare. Una curiosità: Udinese e Lecce prima di questa sera avevano pareggiato solo una delle 28 sfide disputate in Serie A, il 3.6%: si tratta della più bassa percentuale di pareggi tra due squadre che si sono affrontate più di 12 volte nella storia della competizione.
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