
Via libera della Commissione alla proposta di regolamento e una comunicazione per la stretta dell’esecutivo europeo sull’uso delle materie critiche extra-Ue.
L’obiettivo è garantire “un approvvigionamento sicuro, diversificato, abbordabile e sostenibile di materie prime fondamentali”.
Il Raw Materials Act aggiorna l’elenco delle materie critiche e prevede una serie di azioni obbligatorie entro il 2030 tra le quali il tetto del 65% del consumo annuale dell’Ue di ogni materia prima strategica in ogni fase pertinente di trasformazione proveniente da un singolo Paese terzo e una quota di almeno il 10% di materie critiche estratte in Ue.
“Lasciatemi essere chiaro, oggi finisce l’ingenuità e si passa all’azione. Abbiamo delle risorse in Europa, anche per quanto riguarda le terre rare. Certo, estrarre ha un impatto sul territorio e la biodiversità ma le nuove tecnologie ci verranno in aiuto”. Lo ha detto Thierry Breton, Commissario europeo per il Mercato interno, commentando il Raw Material Act.
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