«Si tratta di una decisione assurda e inqualificabile. Dopo il silenzio colpevole dei partiti, l’ostracismo da parte delle correnti della magistratura, la censura della grande stampa, che è stata in questi decenni complice del sistema descritto da Palamara, arriviamo addirittura alla censura di un libro di grande successo, che sta permettendo agli italiani di capire come funziona un qualcosa che non va. Da una parte, infatti, viene descritto il potere o meglio ancora lo strapotere delle Procure, dall’altra l’esigenza di cambiare una stortura che va combattuta. Questa è un’ulteriore ragione per sostenere il referendum».
Sergio Pizzolante