Cecilia Sala, la giornalista italiana arrestata lo scorso 5 dicembre a Teheran mentre svolgeva il suo lavoro di reportage con un regolare visto giornalistico, è stata liberata. Attualmente, la giovane reporter è in volo verso l’Italia, dove ad attenderla ci sono familiari, amici e colleghi che hanno seguito con apprensione la sua vicenda. La liberazione è stata resa possibile grazie a un’operazione diplomatica e di intelligence di alto profilo, coordinata dal governo italiano.
Cecilia Sala, 29 anni, era stata fermata nella capitale iraniana con l’accusa di attività giornalistiche considerate “non conformi” dalle autorità locali. Durante la detenzione presso il carcere di Evin, noto per ospitare dissidenti politici e prigionieri stranieri, l’ambasciatrice italiana a Teheran, Paola Amadei, ha potuto effettuare una visita consolare per accertarsi delle sue condizioni. La notizia del suo arresto aveva destato grande preoccupazione in Italia e a livello internazionale, mettendo in luce i rischi che i giornalisti affrontano in contesti geopolitici complessi come l’Iran.
La liberazione di Cecilia Sala è stata annunciata dal governo italiano nelle prime ore di oggi. Fonti vicine alla Farnesina hanno confermato che l’operazione è stata il risultato di un lavoro diplomatico costante e discreto, in coordinamento con le autorità iraniane. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha espresso soddisfazione per l’esito positivo della vicenda, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a riportare Cecilia a casa.
Secondo quanto riportato, Cecilia Sala è in viaggio verso l’Italia su un volo partito direttamente da Teheran. Prima del decollo, la notizia della sua liberazione è stata comunicata personalmente ai genitori della giornalista. L’arrivo in patria è previsto per questa sera, dove sarà accolta dall’affetto dei suoi cari e dall’intera comunità giornalistica, che si è mobilitata durante tutta la vicenda.
La liberazione di Cecilia Sala è stata accolta con grande sollievo e rappresenta un importante successo per la diplomazia italiana. Molti esponenti del mondo politico e giornalistico hanno sottolineato il coraggio della reporter e l’importanza del lavoro di chi documenta situazioni delicate in paesi con restrizioni severe sulla libertà di stampa.
“È una vittoria per la libertà di espressione e un sollievo per chiunque creda nel diritto all’informazione,” ha dichiarato un portavoce della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI).