Ultim’ora Cronaca. Spari vicino sede dell’ex Kgb: almeno tre morti a Mosca

Un uomo col kalashnikov ha aperto il fuoco vicino alla sede dell’intelligence. I primi bilanci parlano di tre agenti morti. Neutralizzati tutti gli aggressori.

Sono tre le vittime di un attacco portato a termine da un uomo nel centro di Mosca vicino alla sede dell’intelligence russa. Si tratta di tre agenti del Fsb, il servizio di sicurezza russo. Lo ha riferito il Moscow Times.

Armato di fucile d’assalto, un uomo ha aperto il fuoco davanti alla sede dei Servizi Federali di Sicurezza, in piazza della Lubyanka. Tre, secondo le prime indiscrezioni, le vittime. Due membri del Servizio di sicurezza invece sarebbero stati feriti gravemente a seguito dell’attacco. “Nella sparatoria due persone sono rimaste colpite“, ha affermato una fonte delle forze di sicurezza all’agenzia d’informazione Moskva. “L’aggressore, al momento non identificato, avrebbe utilizzato un kalashnikov e dopo la sparatoria sarebbe scappato in una via vicina per barricarsi in un palazzo situato in via Bolshaja Lubjanka“.

Ma l’uomo non avrebbe agito da solo. Secondo il Moscow Times, gli aggressorisarebbero stati tre. Due dei tre uomini che hanno attaccato la sede dell’Fsb sono stati uccisi poco dopo dalle forze di sicurezza, mentre un terzo, il killer degli agenti, sarebbe riuscito a scappare in un parcheggio vicino. I servizi di sicurezza russi hanno poi dichiarato di averlo “neutralizzato“. Ora le forze dell’ordine stanno cercando di risalire alla sua identità.

Secondo una fonte di Rbk, l’uomo avrebbe iniziato a sparare durante un ricevimento dei servizi segreti e poi sarebbe corso fuori in strada. Per altri media, invece, la sparatoria sarebbe iniziata in piazza Vorovskogo.

Le forze di sicurezza russe hanno classificato l’attacco avvenuto questo pomeriggio a Mosca come un “atto di terrorismo“. Lo rende noto l’emittente televisiva russa Ntv. “Il controspionaggio dovrebbe essere rafforzato, il livello di protezione delle più importanti risorse di informazione e la protezione del confine di stato dovrebbero essere aumentati“, ha commentato Putin.

L’attacco alla sede dei servizi di sicurezza a Mosca è avvenuta nell’anniversario della nascita della Cheka, la polizia segreta sovietica creata nel 1917 da Lenin, poi diventata il Kgb e quindi Fsb. Nel momento dell’attacco, il presidente russo Vladimir Putin stava tenendo proprio un discorso all’intelligence, ma non è chiaro se il capo del Cremlino fosse o meno a poca distanza dalla sede colpita.

Nel centro di Mosca si spara con armi automatiche. Ma non preoccupatevi, i dannati anni Novanta sono finiti da tempo“, ha commentato su Twitter Alexei Navalny, il blogger inviso al presidente Putin, ironizzando su quanto accaduto nel centro della capitale russa. Il riferimento agli Novanta è un messaggio critico verso il capo del Cremlino, che ha fatto sempre un vanto della sua presidenza l’aver messo fine al caos che avea segnato quel decennio in Russia. Il Giornale.it