Un anno fa, sorpreso da due donne ‘under 30’ all’Azzurro in ‘gesti’ sospetti. Si grattava sopra i pantaloni, lunedì il processo.

TribunaleArticolo 275, “Atti e raffigurazioni osceni”.

Recita : “Chiunque pubblicamente compie atti offensivi del pudore sessuale è punito con la prigionia di primo grado”.

In soldoni: da tre mesi ad un anno. E’ quanto rischia quel ragazzo italiano (nato nel 1977) che si è fatto indurre in tentazione mentre si trovava al Centro Commerciale Azzurro nel gennaio 2014. L’uomo è stato accusato di seguire due ragazze ‘under 30’ nel giro di shopping tra le vetrine della galleria commerciale.

Poi, la grande tentazione: il ragazzo si è, sempre secondo le accuse, iniziava a massaggiarsi gli organi genitali da sopra il tessuto dei pantaloni. Un gesto inequivocabile secondo i presenti che è durato per circa un minuto. E lunedì pomeriggio il processo che si presenta interessante per più motivi.

Uno, se l’imputato si presentasse con un certificato medico che attesta una malattia cutanea che provoca forti pruriti? Ne esistono a bizzeffe. Tutte con un esito preciso: infatti il prurito è un sintomo che può causare un significativo fastidio; se intenso, provoca il riflesso o il desiderio irrefrenabile di grattarsi. Ieri, tra l’altro, nei corridoii del Tribunale qualcuno si è chiesto: il corpo del reato è stato sequestrato?

L’imputato sarà difeso dall’avvocato d’ufficio.

Gian Maria Fuiano, La Tribuna