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Anni di accuse, insulti e polemiche. Poi il verdetto che ha posto fine all’ingiusto calvario: “Il fatto non sussiste“. L’assoluzione di Silvio Berlusconi dall’accusa di corruzione in atti giudiziari, nell’ambito del processo milanese sul Ruby ter, ha smontato il castello di teoremi costruito contro l’ex premier. A fronte della sentenza pronunciata stamani dal presidente del collegio Marco Tremolada, le reazioni dal mondo politico non sono mancate. E dal centrodestra in particolare si sono levate espressioni di soddisfazione per un verdetto che restituisce giustizia al Cavaliere, se pur dopo troppo tempo.
Berlusconi assolto, le reazioni dal governo
“Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche“, ha affermato il vicepremier e ministro Matteo Salvini, tra i primi a commentare l’assoluzione dell’ex premier. E dal governo è arrivata, a stretto giro, anche una dichiarazione del ministro forzista per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. “Sono felice per Silvio Berlusconi, assolto perchè il fatto non sussiste nel processo Ruby Ter. La sentenza conferma l’infondatezza delle accuse nei confronti del presidente, sulla cui condotta non abbiamo mai avuto dubbi. La giustizia ha messo finalmente la parola fine ad una vicenda assurda, ma resta l’amarezza per il calvario giudiziario di questi interminabili undici anni“, ha affermato l’esponente dell’esecutivo. Sempre dal governo, il ministro degli esteri Antonio Tajani ha definito l’assoluzione del fondatore di Forza Italia “una bellissima notizia che gli rende giustizia“. “Non avevo alcun dubbio sulla sua innocenza“, ha aggiunto il capo della Farnesina.
“Fango addosso, chi ripagherà Berlusconi?”
E il tema del calvario giudiziario, terminato solo ora, è stato sollevato subito anche dal presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. “Questo processo non doveva neanche cominciare, come correttamente ha deciso il tribunale di Milano. Per questo motivo, per evitare in futuro che una parte, per fortuna minoritaria, della magistratura continui ad agire con l’obiettivo di fare e disfare governi, distruggere l’onorabilità, la carriera, finanche la vita delle persone, diventa sempre più necessaria e urgente una radicale e strutturale riforma della giustizia“, ha affermato la senatrice azzurra. E ancora: “Chi ripagherà il presidente Berlusconi di tutto questo? Chi lo risarcirà non solo in termini economici, ma anche per il grave danno inflitto alla sua onorabilità? Chi risarcirà lo Stato italiano per il danno d’immagine nel consesso internazionale, dopo il fango gettato addosso ad un presidente del Consiglio che rappresentava il nostro Paese in Europa e nel mondo?“.
Il caso giudiziairio e i risvolti politici
“L’assoluzione di oggi è la conferma di quello che è successo, cioè una aggressione giudiziaria che si è perpetrata per anni“, ha osservato invece Gianfranco Miccichè, ex viceministro berlusconiano e oggi coordinatore regionale di Fi in Sicilia, il quale all’Adnkronos ha evocato l’assegnazione di un’ideale “medaglia per la resistenza” al Cavaliere. Ma oltre dato giudiziario, scolpito l’odierna sentenza, c’è anche quello squisitamente politico. Non meno rilevante. E a metterlo in luce è stato il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi. L’assoluzione – ha affermato l’esponente politico della maggioranza – “giunge alla fine di un processo che ha pesantemente condizionato la vita politica ed istituzionale del Paese e proprio per questo ci auguriamo che sia un nuovo inizio, l’alba di un periodo in cui ci sia un nuovo rapporto tra politica e magistratura, in cui si cerchi di affermare le proprie idee e la propria visione senza delegittimare l’avversario e senza ricorrere alle scorciatoie giudiziarie“. Questa assoluzione – ha concluso – “deve essere anche una spinta all’ormai indispensabile riforma della giustizia italiana ed alla fine di un giustizialismo che troppo spesso si è trasformato in gogna mediatica e persecuzione“.
“Ora una riforma contro i processi lunghi”
Da Forza Italia sottolineano così quindi la necessità di una vera riforma della giustizia. “Processi così lunghi diventano una tortura, è una necessità. È una grave stortura del sistema che dobbiamo impegnarci a correggere, anche insieme a quei tanti pezzi di magistratura che non si allineano al giustizialismo“, ha osservato la deputata forzista Erica Mazzetti. In una nota, il senatore forzista Maurizio Gasparri ha espresso “immensa gioia” per l’assoluzione del Cavaliere e degli altri imputati, ma anche “amarezza per una persecuzione infondata e protrattasi a lungo, anche con gravi conseguenze politiche ingiustamente patite da Silvio Berlusconi, dal nostro movimento politico, da tutto il centrodestra e dalla stessa democrazia italiana“.
Gasparri: “Resta indignazione, assoluzione tardiva”
“C’è stato un vulnus sul quale non possiamo tacere. Quindi, accanto alla gioia per l’assoluzione, resta l’indignazione per un uso politico della giustizia che in troppe occasioni si è abbattuto contro Silvio Berlusconi per volontà di contrasto alla libera espressione del voto degli italiani. Questa vicenda non può finire qui, con l’assoluzione tardiva, giustissima ed inevitabile di Silvio Berlusconi. Chi ha sbagliato dovrà rendere conto e ragione del proprio comportamento. Qui non ci vuole solo una riforma della giustizia, occorre salvaguardare tutte le strutture giudiziarie dal rischio di infiltrazioni politiche che potrebbero alterare la separazione dei poteri e anche il funzionamento delle istituzioni giudiziarie, che devono garantire il diritto e che non devono essere usate come arma impropria di lotta politica“, ha affermato ancora Gasparri.
E, tra gli azzurri, l’ex senatrice Maria Rosaria Rossi – coinvolta nel processo e prosciolta – ha dichiarato: “Nessuno potrà mai restituirci gli anni di ingiustizia subiti e di sofferenza nostra e di chi ci sta accanto, ma oggi è il momento del sollievo e della gioia, ed io sono felice per me ovviamente ma per il presidente Berlusconi soprattutto. Ci sarà tempo per tutto il resto“.
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