Un centinaio di licenze commerciali sospese. Complice anche la SMAC …. di Angela Venturini

smac 001Certo che la SMAC un risultato l’ha ottenuto: è riuscita a scontentare tutti. Non solo, ma è riuscita ad inficiare il lodevole progetto per cui era nata, e cioè incrementare i consumi interni invogliando gli acquisti anche da parte di clienti non sammarinesi.

La vicenda della protesta delle categorie è sempre in corso, ma già arriva la notizia che ci sono operatori economici che hanno sospeso la loro licenza per via della SMAC. Voci di corridoio dicono una trentina. All’ufficio del Commercio, il dirigente Luciano Bollini precisa che sono oltre un centinaio, ma che nella pratica non ci sono scritte le motivazioni. Quindi può anche essere che qualcuno abbia depositato la sua licenza per raggiunti limiti di età, o perché non vuole più pagare la minum tax, o perché la SMAC è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non ce la fa più. Meglio cambiare rotta. Di sicuro ci sono operatori che rispondono a questa eventualità.

In effetti, la confusione è ancora forte. Chi ha adottato il POS SMAC a soli fini fiscali perché  e non aderisce alla scontistica (sono sempre più numerosi) rischia ogni giorno di scontentare i clienti. Sono molte infatti le persone che non gradiscono lasciare traccia dei propri acquisti. E’ una questione di privacy, che si insinua nelle dinamiche familiari, non solo in quelle tributarie. E così va a fare spesa a Rimini.

A questo i sindacati non ci avevano pensato.

Poi ci sono quelli che strisciano con il preciso obiettivo di arrivare alla quota da detrarre. E poi vanno a fare la spesa dove gli pare. E così si sberleffa la SMAC. Viene da fare il paragone con gli screening  sanitari. Uno screening deve essere fatto al cento per cento della popolazione, se no non serve a niente.

Poi c’è la questione degli intoppi. Da qualche parte il POS funziona veloce, da qualche parte va come la connessione internet: velocità 0,00. Si perde tempo, bisogna rifare l’operazione. S’impalla il sistema.

Poi c’è la questione del settore turistico. Abbiamo fatto qualche domanda in giro. Ma ci è sembrato che non ci siano idee molto chiare.

Poi c’è la questione dei costi, giudicati troppo onerosi. Vantaggiosi solo per le banche, non per piccole attività a gestione familiare, dove i ricavi sono sempre più risicati.

Alla fin fine, c’è anche chi ha pensato che è molto più conveniente pagare la multa. Almeno quella ha un costo certo, e ti evita tutta la confusione che ancora regna intorno alla SMAC.

Angela Venturini per Giornalesm.com

San Marino 19 gennaio 2015