Un chiaro e secco NO all’Europa…di Leonardo Raschi

San Marino è già abbondantemente integrato con l’Europa. L’Accordo di Cooperazione e di Unione doganale con l’Unione Europea (firmato nel 1991) entrato in vigore nel 2002 ci ha permesso di avere l’euro. Cosa di non poco conto. Siamo più in Europa di altri importanti stati (compresa la Svizzera) che non hanno l’euro. La voga del momento dove tutti i sammarinesi sembrano diventati europeisti ci trova dissenzienti.

Antieuropei eravamo e antieuropei rimaniamo. Il nostro euroscetticismo deriva principalmente da 3 motivi: a) i costi che ogni stato deve sostenere per entrare nell’UE (per il nostro paese si parla di circa 10 milioni di euro); b) i costi dovuti dal mettere in piedi una folta struttura di burocrati e funzionari dello stato per seguire le faccende dell’Unione Europea; c) la libera circolazione delle persone (e delle loro residenze) che per San Marino non va bene. Ma – si dice – Malta ha avuto delle deroghe. Ma come si fa a paragonare San Marino a Malta?

Solo uno in malafede (o uno sprovveduto) può fare un paragone del genere. Occorre essere dei pivelli politici patentati per fare simili raffronti. Intanto occorre dire che Malta non è un micro-stato come San Marino bensì un piccolo Stato molto più grande di noi. In secondo luogo Malta è un’isola. In terzo luogo è un’isola in mezzo al Mediterraneo a metà strada tra l’Europa e L’Africa.

L’ingresso nell’UE per Malta ha rappresentato un sicuro approdo al continente europeo. Di qui l’interesse geo-strategico di Malta ad entrare nell’Unione Europea. Stesso interesse geo-strategico c’è stato per l’Unione Europea nei confronti di Malta. Ovvero l’interesse di agganciare a sé un paese come Malta che geograficamente, non dico che non era né carne né pesce, ma comunque era certamente in una posizione ambigua. Di qui l’interesse dell’UE a trattare regole di favore nei confronti dell’isola per un evidente interesse geo-strategico.

Ma con San Marino l’UE che interesse può avere a trattare regole di miglior favore? Che cosa rappresenta a livello geo-strategico San Marino per l’UE? Ve lo dico io: ZERO. Al limite è più interessante per l’UE agganciare Montecarlo che almeno ha uno sbocco al mare! Quindi parlare di Unione Europea significa parlare anche di strategie geo-politiche che non devono riguardare un paese piccolo come il nostro. Si parla adesso che il nostro paese potrebbe aderire allo Spazio Economico Europeo come via mezzana. Io sono contrario.

Per me la via maestra è esplorare tutte le potenzialità dell’accordo di unione doganale firmato nel 1991 che ancora può dare notevoli risultati per il nostro paese. Ma la strada di fare richiesta di adesione all’Unione Europea (come volevano i promotori del referendum) per noi non è percorribile. Immaginare che San Marino possa sedersi al tavolo con Francia, Germania e Inghilterra per poter così spaventare l’Italia, fa morir dal ridere.

Ripeto: l’Europa riguarda anche disegni geo-strategici che per un piccolo paese come il nostro non devono riguardarci. Nella storia San Marino deve la propria sopravvivenza ad una condotta politica improntata al basso profilo. L’Europa è un gioco per grandi e noi siamo piccoli. La megalomania non ha mai portato bene ai sammarinesi.

 

Leonardo Raschi

Liberal Sammarinesi